Una strada classificata come ‘interquartiere’ non può essere trasformata in una a scorrimento veloce. E’ questa la posizione espressa dal Comitato spontaneo di cittadini che si oppone alla costruzione delle rotonde di Viale Venezia. La richiesta di sospendere la realizzazione della rotonda all’altezza della LIDL, che comporterebbe fra l’altro abbattere 11 alberi, è stata nuovamente formulata nel secondo faccia a faccia a Palazzo D’Aronco fra il Comitato e il vicesindaco Michelini il quale, sebbene si sia dichiarato concorde nel rivalutare il progetto per viale Venezia relativamente alle altre due rotonde (via Birago e via Firenze), è rimasto fermo nel ribadire che è impossibile sospendere la prima rotonda della discordia in quanto dovrebbe fare causa a se stesso visto che l’iter autorizzativo è già stato espletato.
Da parte sua il Comitato ha obiettato dicendo che “non esiste alcun piano particolareggiato sulla rotonda all’altezza LIDL”. Inoltre, non sono state compiute analisi per i raggi di curvature per camion e corriere e, ancora, manca lo studio, indispensabile, per il flusso di traffico su tutto il viale.
Il Comitato evidenzia una serie di sviste ed errori commessi mentre i altre osservazioni riguardano la perizia di parte – firmata dal forestale De Mezzo su commissione della LIDL – presa in considerazione dalla giunta, nella quale mancano non pochi passaggi chiave per poter sentenziare l’abbattimento di alberi.
I componenti del Comitato – rende noto la portavoce Irene Giurovich – ribadiscono la necessità di indagini specifiche sullo stato degli alberi con, ad esempio, l tomografie soniche e la prova di trazione dinamica, perché le sorprese sugli alberi non mancano e potrebbero essere stabili e senza carie nonostante le ferite, che vengono – di norma – compartimentate.
Altro aspetto sottolineato dal Comitato sono i flussi laterali di viale Venezia che sulle rotonde non solo provocherebbero ingorghi infiniti (come accade ogni giorno, più volte al giorno, in viale Palmanova), ma altererebbero l’identità storico-culturale di un viale che è patrimonio nazionale.