20/08/2024

La città della Bora festeggia il suo vento tra il 5 e il 7 giugno con una tre-giorni tra incontri, installazioni e laboratori per evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno locale, ma riconosciuto a livello nazionale.

Pupkin nella bora (Medium)

Al centro della manifestazione BoraMata- realizzata su ideazione di Rino Lombardi, curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – una serie di installazioni in piazza della Borsa, rinominata, per l’occasione, piazza della Bora: foto, filmati, suoni e ventilatori all’interno di due strutture, il BoraBox e la Casa del Vento. Attesa in piazza Unità una colorata distesa di girandole

PiazzaBorsa (Medium)

L’unicità di Trieste è merito anche del suo celebre vento, la bora. Una caratteristica che ogni inverno la porta alla ribalta dell’attenzione mediatica nazionale. Nasce dalla passione per questo vento, le suggestioni e le storie che porta con sé, l’idea di BoraMata, la prima manifestazione pensata per festeggiare e raccontare la cosa più triestina che c’è. BoraMata è una festa disordinata, come piace al vento. “Mata” anche perché organizzata un po’ fuori dalla stagione tipica della bora.

Non una prima edizione, ma un numero zero, un esperimento per celebrare la madre di tutti i refoli, in una stagione che non è proprio la sua, quando è più facile incontrare un borin che una bora vera.

casa_Cappelli (Medium)

All’apertura vera e propria di venerdì 5 giugno, una prima anticipazione già nella giornata di giovedì al Magazzino dei Venti di via Belpoggio, 9 per la presentazione, alle 18 e venti, del libro di Giada Carraro sulla casa delle girandole di Venezia, pubblicato dalle Edizioni Linaria, con la collaborazione del Museo della Bora.

Si entra nel vivo venerdì con l’apertura ufficiale delle due installazioni di piazza della Bora. Nel BoraBox Igloo, già soprannominato “l’emisfero boreale”, per la sua caratteristica forma, saranno esposti oggetti e testimonianze dall’Archivio del Museo della Bora: i famosi iazini, i piombini per le gonne, le corde della bora e altri escamotage, le cartoline, il primo barattolo di bora in scatola, i resti di uno “scuro” divenuto un’artistica scultura, libri e altre curiosità.
Dentro al Bora Box Igloo si potrà poi assaporare un’esperienza multisensoriale, con grandi ventilatori che faranno rivivere al visitatore l’esperienza del vento e il suo suono. Alla Casa del vento, struttura aperta, allegra e leggera, con i suoi cappelli volanti, che sorgerà lì accanto, si svolgeranno invece laboratori per le scuole, letture poetiche, incontri a sorpresa, mini conferenze che esploreranno diversi aspetti di questo tema interdisciplinare: il vento, affascinante e trasversale” che coinvolge tanti aspetti della nostra vita.

Nella stessa giornata, in occasione della “Giornata mondiale dell’ambiente”, sarà allestito anche il Giardino di Girandole in Piazza Unità, con centinaia di girandole rosse per un colpo d’occhio unico sulla più grande piazza aperta sul mare.

Sempre venerdì alle 19 e venti atteso lo show del Pupkin Kabarett alle prese con la bora, spettacolo del celebre Pupkin ideato per l’occasione. Gran finale alle 21.00 all’Auditorium Museo Revoltella-con il Concerto dell’Orchestra senza confini (come la bora!), per la direzione di Giovanni Mayer e Zlatko Kaučič: un evento gemellato, realizzato dal Circolo Controtempo nell’ambito di “Le nuove rotte del jazz”.

Sabato 6 giugno, alle 14.30, atteso incontro con Edo Borghetti “Edofly” un eolico giramondo che porterà le sue grandi “bol” che girano con il vento e un aquilone gigante: tutte cose in prima visione assoluta per Trieste. Vento permettendo, le sue creazioni saranno fatte volare in Piazza Unità e sul Molo Audace. A seguire (ore 15.00) Laboratorio di aquiloni per bambini con “Edofly”. Alle 18 e venti raduno in Piazza Bora con gli Ambasciatori Eolici, eroici e fantasiosi raccoglitori di vento in giro per il mondo che hanno donato già più di 130 venti in scatola al Museo della Bora.

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