22/07/2024

Un convegno internazionale per capire cosa sta accadendo sulla “rotta balcanica” e sulle violazioni commesse dai diversi paesi a danno dei rifugiati. Ad organizzarlo il 27 e 28 (ore 10.00-13.00)novembre  sulla pagina Fb “RivoltiAiBalcani” è la omonima  Rete nazionale  composta da oltre 36 organizzazioni, in collaborazione con con il Festival S/Paesati e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste. IL convegno 

Studiosi, giornalisti, giuristi, parlamentari, rappresentanti di associazioni e di organizzazioni internazionali di Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e di altri Paesi europei, si confronteranno per ragionare sullo stato dei flussi migratori e sull’esistenza, nell’area, di gravi e sistematiche violenze verso i rifugiati nonché di espingimenti a catena attuati in totale violazione degli ordinamenti giuridici degli Stati coinvolti e del diritto dell’Unione europea.

La scelta di Trieste come sede del Convegno non è casuale sia perché la città è situata altermine geografico della rotta, sia perché dalla primavera del 2020 l’Italia diviene attore diretto della politica dei respingimenti consegnando i migranti, ai quali viene negato l’accesso alla procedura di asilo, a sistematiche ed efferate violenze fisiche e psichiche attuate in diversi punti della rotta e in Croazia in particolare.

 Il  convegno “Sulla rotta balcanica” si prefigge, specie con la Tavola rotonda della seconda Giornata, di individuare dei percorsi politici e sociali condivisi dai diversi attori al fine di porre fine alle illegittime riammissioni a catena in tutta l’area balcanica e di individuare, anche in reazione alle competenze del Parlamento europeo, gli interventi necessari per evitare lo stravolgimento delle normative Ue sul diritto d’asilo e per supportare, nei paesi dei Balcani occidentali, la crescita di un effettivo sistema di protezione e di accoglienza dei rifugiati.

Tra i relatori: Sabrina Morena (coordinatrice del Festival Spaesati di Trieste), Felipe González Morales (Relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani dei migranti), Lora Vidović (ombudswoman della Repubblica di Croazia), Tanja Fajon (deputata al Parlamento europeo), Massimo Moratti (vice-direttore dell’ufficio per l’Europa e responsabile per i Balcani – Amnesty International), Silvia Maraone (project manager Ong IPSIA – Istituto Pace Sviluppo Innovazione ACLI), Riccardo Magi (deputato al Parlamento italiano) e Chiara Cardoletti (rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati).

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