23/07/2024

SIOT, la Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino del Gruppo TAL, ritorna ad incontrare Autorità, Media e Stakeholder in un momento in cui l’infrastruttura che trasporta il greggio dal Porto di Trieste al cuore dell’Europa si prepara ad affrontare le sfide della transizione energetica e monitora con attenzione l’evolversi della situazione geopolitica. Ad esporre i dati del 2021 e i progetti futuri dell’azienda è stato il Presidente della SIOT Alessio Lilli.

 Nel corso del 2021 SIOT – TAL ha trasportato 37,2 milioni tonnellate di greggio, a fronte delle 37,6 dell’anno precedente: un dato sostanzialmente stabile che restituisce il trend nell’epoca pandemica, caratterizzato da un calo di circa 4 milioni di tonnellate rispetto agli ultimi due anni pre-pandemia. Nel 2021 hanno attraccato al Terminale Marino del Porto di Trieste 425 petroliere, a fronte delle 416 navi del 2020. Dal 1967, data di apertura dell’impianto, sono stati trasportati dal golfo di Trieste in Austria e Germania circa 1,6 miliardi di tonnellate di greggio, ovvero l’equivalente del consumo italiano per 30 anni.

“Sia in epoca pandemica che attualmente con una geopolitica caratterizzata dalla guerra in Ucraina – ha dichiarato il Presidente SIOT e General Manager del Gruppo TAL, Alessio Lilli – il nostro oleodotto risulta strategico per il rifornimento di energia al Centro Europa e si conferma rilevante per l’economia del Friuli Venezia Giulia. Oltre il 60 per cento del traffico portuale passa per il Terminal Marino Siot. Così come ideata e così come si è evoluta nel tempo, l’infrastruttura TAL è oggi al servizio dell’Europa tutta, rendendo Trieste uno snodo di riferimento per le economie di Germania, Austria e Repubblica Ceca”.

 La società segue l’evolversi delle sanzioni internazionali imposte e, per quanto esse non abbiano riguardato al momento direttamente le movimentazioni del greggio o altri aspetti dell’operatività, l’azienda è pronta a intervenire sulla propria operatività qualora lo scenario si modifichi. In termini di volumi di trasportato, a oggi il trend del 2021 è confermato, ma vi sono elementi esterni di incertezza che potrebbero modificare – in più o in meno – i volumi attesi.

“L’attuale situazione geopolitica – ha affermato Alessio Lilli – impone, al di là della contingenza, anche una serie di riflessioni relative al futuro e al ruolo che infrastrutture come la nostra hanno e avranno. Questa riflessione ci ha portati ad analizzare e immaginare nuovi progetti che abbiano come elementi cardine la sostenibilità e l’autoproduzione di energia”.

SIOT – TAL ha avviato due anni fa unaprofonda analisi sul tema della sostenibilità che porterà alla stesura del primo Bilancio di Sostenibilità dell’azienda. È già stato redatto un dettagliato report interno preliminare, propedeutico al primo Bilancio di Sostenibilità che sarà presentato nel secondo semestre 2022 e riguarderà l’anno 2021.

Uno dei capisaldi del percorso di sostenibilità intrapreso da SIOT – TAL riguarda il tema della transizione energetica e dell’autonoma produzione di energia: l’azienda ha presentato, insieme al CEO di EnerProject Paolo Pacorini, il piano realizzato da EnerProject, la Energy Service Company con sede a Trieste scelta da SIOT – TAL per realizzare sette unità cogenerative di energia ad alto rendimento alimentate a gas metano che saranno installate nelle stazioni di pompaggio presenti in Regione.

Gli impianti permetteranno alla SIOT di essere quasi autonoma nella produzione di energia e di diminuire il proprio impatto ambientale: da un lato, genereranno energia nel luogo in cui viene impiegata evitandone il trasporto e le inevitabili perdite ad esso connesse; dall’altro, gli impianti utilizzeranno l’energia termica recuperata dai cogeneratori per riscaldare il greggio nella pipeline, diminuendone così la viscosità affinché sia necessario un minor quantitativo di energia per movimentarlo luogo l’oleodotto.

  “La Cogenerazione ad Alto Rendimento è indicata dall’UE come uno dei principali interventi sui quali fare leva per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 già nel breve periodo – ha dichiarato Alessio Lilli – e, come il nostro primo report interno di sostenibilità ha evidenziato, non si può essere concretamente sostenibili se non si agisce sulla propria fonte primaria di energia. In questo modo non solo produrremo l’energia che ci è necessaria per far funzionare gli impianti, ma muoveremo in maniera decisa verso un nuovo ruolo di “Prosumers”, ovvero sia produttori che consumatori di energia, pronti a condividerla in una visione di rete”.

  ” Oggi con la Società italiana per l’oleodotto transalpino c’è una condivisione dei percorsi svolti e delle iniziative intraprese per tutelare l’inserimento di questo fondamentale player energetico nel contesto regionale”.

Lo ha detto L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro   all’incontro istituzionale tenutosi a Trieste con i vertici della Tal Siot

“In particolare – ha aggiunto l’esponente della giunta Fedriga – sono state prese e verranno assunte ulteriori iniziative per mitigare gli odori, mentre la Regione è impegnata a raggiungere il traguardo quale prima amministrazione regionale a dotarsi di

una norma specifica sulle emissioni di odori”.

Share Button

Comments are closed.