L’economia solidale è un movimento di cittadini che intendono mettersi insieme per riconvertire l’attuale economia da fine per fare denaro a strumento per soddisfare i bisogni delle persone. Il primo passo per avviare questa riconversione è la stipula di patti solidali fra tutti gli attori delle diverse filiere produttive: produttori, trasformatori, consumatori. Ma per fare in modo che questo processo di cambiamento vada a buon fine occorre che questi patti di filiera siano promossi, sostenuti da cittadini che fra loro decidono di stipulare un nuovo patto sociale che chiamiamo “comunità”. Ciò premesso, vediamo le caratteristiche di un patto che si sta sviluppando nella nostra zona. Nel goriziano agricoltori, trasformatori e consumatori hanno iniziato insieme, l’anno scorso, un percorso durante il quale si sono presentati e condivisi i costi per la produzione del grano e per la sua trasformazione; si sono scelti insieme le modalità produttive, attraverso lo scambio di conoscenze.
Inoltre i consumatori hanno deciso anticipatamente la quantità di prodotto che andranno a comprare, assumendosi, per la prima volta, una parte del rischio d’impresa e impegnandosi ad anticipare parte della spesa finale, andando così a coprire i primi costi sostenuti dagli agricoltori, tutto questo firmando un patto. Il patto prevede la coltivazione di varietà antiche di frumento, senza uso di sostanze chimiche, da macinare e panificare in regione. Insomma, un pane più sano e di qualità. I produttori aderenti si impegnano a utilizzare tecniche naturali (agricoltura biologica, stoccaggio differenziato delle farine del patto, tecniche di panificazione), e garantire la trasparenza completa, nella produzione e nella trasformazione della farina, sia riguardo gli aspetti tecnici e di tracciabilità che quelli economici relativi a costi e guadagni, a sostenere la costruzione condivisa e trasparente del prezzo.
Il “Patto della farina”, di quest’anno, prevede che il grano sia venduto al mulino a un prezzo max di 60 €/qle; le farine saranno vendute dal mulino agli aderenti al patto al prezzo di 1,50 €/kg in confezioni da 1 kg ed al prezzo di 1,40 €/kg in confezioni da 5 kg o più. Ai non aderenti al patto la farina verrà venduta al prezzo di 1,70 €/kg; ai negozianti le farine verranno vendute al prezzo di 1,50 €/kg; i negozianti aderenti al patto potranno rivendere le farine con un rincaro massimo del 30%; il pane verrà venduto dal panificatore agli aderenti al prezzo massimo di 4,00 €/kg, ai non aderenti al prezzo massimo di 5,00 €/kg.