Il governo della Slovenia ha deciso l’impiego dell’esercito, ma con competenze uguali a quelle delle forze dell’ordine di polizia regolari, per il contenimento della crisi dei migranti nel caso il flusso si protraesse nel tempo. Il ministro degli esteri, Karl Erjavec, ha spiegato che la Slovenia deve tener conto “della protezione dei propri interessi nazionali ed evitare che il Paese si trasformi in un vicolo cieco in cui i migranti potrebbero trattenersi per lunghi periodi di tempo”. La decisione di Lubiana arriva dopo che a catena l’Austria, la Slovenia e la Croazia hanno deciso di limitare il numero degli ingressi di profughi a 2.500 al giorno. Nel frattempo lo scorso fine settimana ventidue immigrati illegali di varie nazionalità sono stati fermati dalle pattuglie dell’Esercito alla stazione ferroviaria di Tarvisio e uno di essi, di nazionalità pachistana, è stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione è avvenuta nell’ambito di ‘Strade sicure’ che vede militari dell’Esercito in azione con le Forze dell’ordine. Gli immigrati illegali erano giunti in Italia a bordo di treni provenienti dall’Austria attraverso un sistema di passaggi gestiti dal pachistano arrestato. Tutti sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale in Italia.