26/07/2024

“Il porto franco di Trieste rappresenta un’opportunità per tutto il sistema dell’Alto Adriatico perché nessuno scalo di quest’area può pensare di competere da solo con Rotterdam o Anversa. Il futuro, quindi, non è solo intercettare traffici ma anche insediamenti industriali per generare lavoro e sviluppo”.

Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo   a Venezia nel corso degli Stati generali della logistica del Nordest, a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il presidente del Veneto, Luca Zaia, e il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino.

Un evento al quale ha fatto epilogo la firma tra il Governo, le tre Authority (Trieste, Venezia e Ravenna) e le rispettive Amministrazioni regionali (Fvg, Veneto ed Emilia Romagna) di un position paper strategico  per il rilancio della logistica a Nordest, dando vita ad un sistema logistico integrato di infrastrutture e servizi per l’intera area.
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Serracchiani ha spiegato quanto fatto in Friuli Venezia Giulia, “un lavoro attraverso il quale abbiamo messo insieme l’esistente, collegando i retroporti, facendo sistema tra gli scali di Trieste e Monfalcone e sostenendo un grande investimento sui raccordi ferroviari, recependo così l’indirizzo del ministro Delrio sulla cura del ferro”.

Oltre a ciò, la presidente della Regione ha ricordato la firma del decreto attuativo del porto franco, atteso dal 1954, che dà la possibilità di lavorazione delle merci all’interno dell’area in condizioni fiscali di vantaggio.

Sul fronte dell’intermodalità, Serracchiani ha salutato con favore la proroga da parte di Bruxelles di altri due anni, fino al 31 dicembre 2019, del regime italiano di sostegno pubblico per il cosiddetto trasporto combinato in quanto compatibile con le norme comunitarie in materia di aiuti di Stato.

Sempre la presidente, affrontando il discorso dei processi innovativi applicati alla portualità, ha sottolineato come la logistica non sia un’attività confinata all’interno dei porti, ma deve essere studiata e ammodernata dialogando con il territorio.

Il minsitro Delrio ha evidenziato   la mole di investimenti fatta dal governo sulla rete ferroviaria nazionale: 7 miliardi e mezzo di bandi nel solo 2017.   Delrio ha poi invitato a guardare anche oltre alla via della Seta, in particolare ai mercati emergenti di Iran, Indonesia e Vietnam, “economie contrassegnate da una crescita impetuosa”.

Il presidente dell’Authority regionale, Zeno D’Agostino, ha rimarcato che l’asse geografico di sviluppo su cui puntare è quello che congiunge l’Asia all’Europa, anche alla luce delle chiusure commerciali degli Stati Uniti. “I nostri porti si trovano al posto giusto al momento giusto”.

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