Una famiglia che da quasi duecento anni costruisce e ripara organi rinomati in tutto il mondo, finalmente adesso identificata da tutti come eccellenza mondiale. Certamente non si tratta di un settore tanto coinvolgente, pochi vanno in chiesa per ascoltare l’organo, di solito il motivo è un altro. Eppure la presenza della musica, delle note che escono da quelle canne, di solito metalliche o in legno, ma molto spesso poste in modo da non essere viste se non all’uscita, rendono le celebrazioni religiose maggiormente coinvolgenti.
Zanin provengono dal codroipese e, tra predecessori e successori, Gustavo Zanin è sicuramente il personaggio più eccentrico, appassionato e coinvolgente. Grazie a lui l’azienda di famiglia è sempre più nota in tutto il mondo. Lui per primo ha compreso l’importanza della comunicazione. Fare bene, grandi opere in ogni angolo del pianeta, ma anche far sapere cosa è stato realizzato e dove.
Qualche mese fa l’università di Udine gli ha conferito una laurea honoris causa e i mass media si stanno interessando a lui e all’attività degli Zanin. Per rendersi conto di cosa stiamo parlando, basti pensare che le principali installazioni a livello internazionali sono state in Albania, Austria, Croazia, Danimarca, Ecuador, Germania, Giappone, Iran, Principato di Monaco e Serbia. Inoltre quasi tutte le più importanti in Italia tra basiliche, cattedrali, conservatori e scuole di musica come a Milano, Bari, Torino, Salerno e Monza, solo per citare le più lontane dal Medio Friuli.
Anche Codroipo (UD), dove risiedono da tempo immemore, ha voluto onorare quest’eccellenza con celebrazioni ufficiali. Il primo di due appuntamenti con cui la Città di Codroipo rese omaggio a Gustavo Zanin, si concretò in un concerto “In Chordis et Organo” fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura Tiziana Cividini, nel duomo della città.
Il concerto eseguito dal M° Peppino delle Vedove e dal quintetto di ottoni “Giles Farnaby Brass” (Lorenzo Merluzzi, Fabio Pellegrino, Armando Tion, Francesco Cossettini e Gianluca Degano) ha fatto risuonare nel duomo musiche di Monteverdi, Scheidt, Bach, Maurer, Verdi, Candotti, Guilmant e Haendel, per un gran finale con il “Rigaudon” di Campra, davanti a tantissima gente.
L’altro appuntamento, con il M° Daniele Parussini all’organo e Francesco Fabris al violino su musiche di Vivaldi, Pachelbell e Candotti nella chiesa di Santa Giustina a Pozzo di Codroipo, dove il sindaco Fabio Marchetti, alla presenza delle principali autorità, ha consegnato a Gustavo Zanin una targa, ma non una classica, bensì un’opera realizzata dall’artista e docente d’arte codroipese Piero de Martin.
In entrambe le occasioni un larghissimo pubblico ha tributato la riconoscenza nei confronti del celeberrimo concittadino che, con grande maestria, ha conseguito un successo strepitoso e ha il grande merito d’aver trasferito le sue conoscenze e capacità agli eredi, assicurando un futuro prospero agli organari Zanin.
Marco Mascioli