La strada tracciata è quella giusta. Lo dimostra la grande partecipazione di pubblico avuta da ‘Risonanze’, la tre giorni organizzata a Malborghetto per promuovere il legno di risonanza. Un migliaio gli spettatori arrivati in Valcanale per assistere ai 18 spettacoli proposti , dove i protagonisti sono stati la musica, i liutai, le narrazioni. Il maltempo non è riuscito a rovinare il festival (i concerti di Vettori e del Quartetto del Teatro Lirico Verdi saranno recuperati in estate), grazie alla prontezza degli organizzatori (Comune di Malborghetto e Cooperativa PuntoZero su tutti), capaci di trovare location alternative comunque suggestive e immerse nel verde, come l’ex polveriera della Val Saisera.
Molto soddisfatto il sindaco di Malborghetto, Boris Preschern, che vorrebbe trasformare ‘Risonanze’ in un evento a cadenza annuale. «Il festival ha avuto la capacità di destare la curiosità delle persone sulla Valcanale e sul suo legno di risonanza, e quindi uno dei nostri primi obiettivi è stato raggiunto.
Il numero di visitatori è stato inaspettato – evidenzia Preschern –. Una conferma della bontà del tipo di approccio scelto: puntare sulla cultura per fare turismo.
Un’eccellenza ancora poco conosciuta, che però è riuscita a coinvolgere il pubblico, come dimostra la partecipazione alla visita guidata in Val Saisera organizzata insieme al Corpo Forestale dello Stato, alla scoperta dell’abete rosso di risonanza.