di Igor Pezzi
Nella 48esima puntata della rubrica Radio&Guest, ritorna Giancarlo Stocco, un punto di riferimento della Rugby in regione.
Stocco ci spiega del doppio stop dell’evento Beach Rugby, che si svolge da 29 anni sull’arenile di Lignano Sabbiadoro, a causa covid. Abbiamo preferito -afferma Stocco- salvaguardare la salute e la sicurezza dei nostri giocatori che avrebbero dovuto sostenere voli, viaggi, quarantene e anche il nostro pubblico, che non manca mai in presenza alle nostre partite, una scelta difficile vedendo i molti eventi che si svolgono, ma responsabile e coerente.
Una riflessione, è stata fatta sulla post pandemia e i meccanismi che si fermano; qualsiasi manifestazione che sia sportiva o di una semplice pro-loco, quando si ferma per una o due edizioni, la ripartenza non è mai facile. Spesso ci sono dei cambiamenti anche strutturali, per cui le ripercussioni sono una vera e propria preoccupazione per chi organizza manifestazioni di questa entità come la Beach Rugby.
Con Stocco, abbiamo parlato e ringraziato le aziende che hanno sostenuto in questi anni gli eventi sulla spiaggia, e a proposito di quanto detto poc’anzi, le preoccupazioni non mancano, perché molte aziende possono esser presenti ancora ma non si sa come, le stesse istituzioni come la Regione, il comune di Lignano Sabbiadoro, che hanno già espresso la volontà di essere vicino alla Beach Rugby, ma non si sa in che forma e in che entità.
Con Giancarlo, abbiamo anche parlato delle squadre che stanno disputando vari campionati e sono in attesa di verdetti e decisioni; questo accade non solo in Italia , ma in tutta Europa. Come nel caso della nazionale Italiana di Rugby che è in attesa di sapere che cosa fare a settembre in vista di un torneo internazionale. E questa è una delle conseguenze della pandemia.
Nella chiacchierata con Giancarlo abbiamo inevitabilmente toccato anche i valori che il Rugby si porta dietro e diffonde, cioè il rispetto innanzitutto, la considerazione della persona prima del giocatore e gli immancabili momenti a fine partita, chiamati terzo tempo, dove vincitori e vinti ritornano
sullo stesso piano come prima di entrare in campo. Sicuramente questo aspetto è una delle cose che manca di più a chi vive per il Rugby e a chi vive il Rugby da decenni ormai, come Giancarlo e tanti suoi collaboratori che da anni ,30 per la precisione, organizzano la Beach Rugby.
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