23/07/2024

Nacque a Concordia Sagittaria (Ve) nel 1925, vive sin dall’Infanzia a Portogruaro (VE).

Una storia lunga novantatré anni: ancora adolescente, seguì corsi di disegno dello scultore Valentino Turchetto. S’interessò di letteratura, filosofia, poesia e studiò giornalismo a Urbino. Nel primo dopoguerra fu tra fondatori del Cineforum portogruarese. Corsi di cinema e teatro, è attore e scenografo nella Compagnia del Teatro Veneto diretta da Settimio Magrini. Allievo del pittore Federico De Rocco. Nella sua lunga attività di artista ebbe occasione di conoscere e frequentare parecchi maestri dell’arte contemporanea, tra cui Barbisan, Celibertl, Cernigoj, Guidi, Messina, Music, Murer, Novati, Pizzinato, Tramontin, Veronesi e, tra i numerosi critici che hanno scritto di lui, Montenero, Perocco e gli scrittori Tomizza e Marasi.

Ha spaziato sia nei contenuti sia nelle tecniche, passando dall’olio all’acrilico, dall’acquarello alla tempera, dal pastello alla china, dalle tecniche miste al collage, dalla calcografia al monotipo e altro ancora.

Ha allestito oltre un centinalo di mostre personali delle quali si ricordano: Portogruaro (VE), Galleria d’arte contemporanea (1963, 1966, 1967, 1968, 1970); Vicenza Galleria d’arte “Il Salotto” (1965); Pordenone Casa dello Studente “A. Zanussi” (1966); Verona Galleria “S. Luca” (1967); Padova Galleria d’arte “Il Sigillo”(1970); Cassino (FR) Galleria d’arte “la Cornice” (1973); Firenze “Galleria 14″ (1977); Stresa (Verbano-Cusio-Ossola sul Lago Maggiore) Galleria “Il Portichetto” (1977); Roma Gallerie d’arte “Lo Faro” e “Il Colosseo” (1977); Venezia Galleria “Segno grafico” (1983); Conegliano Veneto (TV) Centro culturale “La Ciotola” (1985); Vittorio Veneto (TV) “Saletta della Grafica”(1986); Pordenone Palazzo Gregoris: antologica di monotipi a olio (1990); Pordenone Galleria Sagittaria: antologica 1957-1994 (1994); Marmande (Francia), Mulée”A.Marzelies”(1995); Sesto al Reghena (PN) Salone abbaziale: “Figurativo/non figurativo” (1998); Chions (PN) Circolo culturale “B.Cossettl” (1999; Millstatt am See (Austria), Kleine Galerie Am See (2000); Gorizia Biblioteca Nazionale (2003); Sesto al Reghena (PN) Ca’ Milani (2005); Cordovado (PN) Palazzo Cecchini (2005); Portobuffolé (Tv) Casa Gala “Studi, prove e scarti d’atelier” (2007); Pordenone Galleria Vastagamma (2008); Portogruaro (VE), Collegio Marconi-Sala delle colonne (2008); Pordenone Day Hospital dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli (2009-2010); Limana (BL) Palazzo Comunale (2011); Mestre (VE) Galleria “Luigi Sturzo” 2012; Pordenone Sale della Casa Dello Studente (2015-2016), Portogruaro (VE) Galleria Ai Molini – Frammenti” (2016).

Ha esposto Inoltre a Salsomaggiore, Montecatini, Napoli, Iglesias, Parma, Milano, Piacenza, Genova, Roma, Asti, Saint-Vincent, Anzio, Bologna, Pordenone, Udine, Ferrara, Ravenna, Rocamadour (Francia), Londra (Inghilterra), Dubrovnik (Croazia), Nottingham (Inghilterra), Lyon (Francia), La Valletta (Malta), Bruxelles (Belgio), Lussemburgo, Parigi (Francia), Cracovia (Polonia), Tokyo (Giappone) e altre.

In tempi recenti ha raccolto i suoi appunti e si è dedicato alla propria autobiografia, lavoro che è sfociato nel 2010 nel romanzo “Nel silenzio tutto era canto”, ed. Campanotto, giunto alla sua seconda edizione e ha quindi editato con successo nel 2012 il manuale, unico In Italia, Il monotipo – manuale di una sorprendente tecnica pittorica, Libreria Al Segno Editrice.

In questi giorni l’esposizione di Mario Pauletto, presso le sale del Bejaflor di Portogruaro (VE) intitolata “Giocando, opere 2017” entrando in città da viale Udine, rimarrà a disposizione sino al 5 settembre 2018. Un’opportunità di vedere le opere recenti di un maestro, un artista che lascerà un segno indelebile nel mondo dell’arte che per lui non ha mai avuto confini. Vivere nel colore, all’età di 93 anni in particolare, significa essere felici e consapevoli, come ha chiaramente risposto quando gli ho chiesto il significato di questa mostra, organizzata con grande orgoglio dalla figlia Tiziana, anch’ella artista che oltre alle opere pittoriche si dedica alla musica con la sua chitarra.

L’inaugurazione della mostra, sebbene in un luogo quantomeno insolito per un grande pittore, ha visto la partecipazione di tantissime persone, che come si usa oggi, hanno colto l’occasione per farsi un selfie insieme al maestro Mario Pauletto, con le sue opere sullo sfondo. Tra i suoi quadri e i fiori delle piante all’esterno, certamente non mancava nessun colore.

Marco Mascioli

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