29/11/2023

Saranno inviate nei prossimi giorni le lettere di licenziamento collettivo per i dipendenti del gruppo “Bernardi” e della società controllata “Go Kids Srl”, in amministrazione straordinara da oltre due anni. La firma sui due accordi è stata apposta a Padova dal commissario straordinario Francesco Rinaldo De Agostini durante l’incontro con i rappresentanti sindacali Fisascat Cisl e Filcams Cgil, i quali da tempo non ricevevano più informazioni ufficiali sullo stato della procedura in corso. Attualmente lo storico marchio dell’abbigliamento, che era riuscito negli anni a dare lavoro anche a oltre mille persone, conta alle proprie dipendenze 190 lavoratori, suddivisi tra i 23 negozi ancora aperti in FVG, Veneto e provincia di Ferrara oltre poi alla sede-magazzino di Ronchis. Di questi, 100 sono effettivamente attivi, gli altri 90 in cassa integrazione straordinaria. Erano circa 230 a inizio procedura, poi fra il 2014 e il 2015 una quarantina ha richiesto la risoluzione anticipata del contratto. Per quanto riguarda invece la Go Kids, l’insegna dedicata al’abbigliamento per bambini, risultato ancora aperti solo 6 negozi in tutta Italia, con 47 dipendenti in forza, di cui una decina in Friuli, la gran parte in CIGS. A seguito di una proroga la gestione commissariale è stata posticipata a fine dicembre e quindi inevitabile risultata l’accordo sindacale per i licenziamenti collettivi. Lettere che potrebbero eventualmente venire anche revocate se uscisse qualche nuovo compratore dall’ulteriore asta pubblicata dal commissario il 14 ottobre scorso, la terza dopo le due andate deserte a luglio e settembre. Aste che scadono il 5 novembre per Go Kids e il 17 novembre per Bernardi. Dalle informazioni acquisite dai sindacati si è appreso che attualmente tutti i negozi, chi più chi meno, sono in perdita e già ai primi di novembre ci potrebbe essere qualche chiusura anticipata al pubblico, nel caso in cui arrivasse appunto un nuovo soggetto interessato al punto vendita. Lo storico marchio dell’abbigliamento friulano, salvo sorprese, pare dunque destinato a scomparire definitivamente dalle insegne dei negozi a fine mese di Novembre.

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