A Zuglio il 10 agosto alle 21:00 il prof. Paolo Molaro dell’Osservatorio Astronomico di Trieste parlerà in una incredibile scoperta che lo vede protagonista insieme a Federico Bernardini, quella della più antica mappa celeste del mondo trovata sul Carso e svelata a fine 2023.
La conferenza divulgativa, aperta a tutti, intitolata “Mappe stellari scolpite su una pietra protostorica: il primo astronomo?” si terrà presso la Polse di Côugnes. Seguirà l’osservazione astronomica del cielo a cura dei volontari della Fondazione la Polse di Côugnes.
La mappa celeste, in tutto 29 segni incisi tutti sovrapponibili, trannne uno, con le costellazioni dello Scorpione, di Orione, delle Pleiadi e probabilmente – considerando anche i 5 segni sul retro della pietra – di Cassiopeia, è stata rinvenuta su un disco di pietra di 50 cm di diametro e 30 cm di spessore, trovata nell’antichissimo Castelliere di Rupinpiccolo e risalente a un’epoca compresa fra il 1800 a.C. e il 400 a.C. E’ una scoperta eccezionale perchè potrebbe essere lla più antica mappa celeste mai scoperta.
L’astronomo Molaro venne contatattato da Federico Bernardini, che cercava conferme sui segni incisi su una delle due pietre circolari che aveva individuato presso il castelliere di Monrupino.
Dei 29 segni incisi uno solo non è sovrappponbile alle costellazioni che erano visibili al tempo in cui il castellerie assolveva alle su funzioni ma i ricercatori ipoltizzano che quel segno possa rappresnetare una supernova poi scomparsa e che avrebbe potuto lassciare il posto ad un buco nero, di cui oggi potrebbero essere indagate eventuali le tracce.
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