15/09/2024

“Una lezione che deve essere da stimolo anche per altri imprenditori, affinchè intorno a questa esperienza si possano aggregare altre forze che diano ancora più slancio ad una delle attività storiche del Friuli Venezia Giulia.

Anche la politica regionale farà la sua parte, mettendo a disposizione gli uffici di Bruxelles per fare azione di lobby nel tentativo di superare una legislazione comunitaria che non favorisce la crescita del settore”.

Lo ha detto il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi partecipando   a Maniago alla cerimonia durante la quale quattro aziende del luogo che producono coltelli – Fox, Lionsteel, Mercury e Viper – hanno voluto regalare al museo dell’arte fabbrile un prestigioso riconoscimento ricevuto negli Stati Uniti. Si tratta del premio vinto ad Atlanta al “Blade show”, una delle più grandi rassegne mondiali dedicata alle lame, manifestazione alla quale le realtà locali si sono presentate sotto il cappello del marchio territoriale “MkM – Maniago Knife Makers” vincendo il titolo per il miglior progetto di collaborazione di impresa nonché dei premi individuali.

” Questi importanti titoli – ha detto Riccardi – sono determinati dall’impegno e dal saper fare artigiano.A ciò si aggiunge l’importanza della formazione   – che ha consentito a questa comunità di far crescere grandi imprenditori”.

Quindi il vicegovernatore ha messo in risalto altri due elementi sui quali è necessario lavorare. Il primo è rappresentato dalla necessità di aggregare le forze “per superare lo stereotipo del”fare da soli”. Il marchio territoriale MkM, attorno al quale si sono unite le quattro aziende maniaghesi, rappresenta una straordinaria lezione”.

La seconda invece ha a che fare con la politica “che deve essere – ha detto Riccardi – al servizio delle imprese”. Questa partita si gioca su due livelli. “Uno di questi è regionale; agli imprenditori chiedo di darci elementi tecnici specifici con i quali correggere norme esistenti o costruirne delle nuove che possano rappresentare un rilancio per l’economia”. La seconda è quella che si disputa invece in Europa, dove la legislazione sull’utilizzo delle lame è frastagliata e contradditoria, impedendo quindi la penetrazione nei mercati oltreconfine. “A Bruxelles – ha detto Riccardi – la Regione ha un proprio ufficio di rappresentanza. Diventa quindi necessario fare lobby, portando le nostre esigenze all’attenzione di altri Paesi che vivono la stessa situazione di difficoltà”.

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