di Gianfranco Biondi
Non è stata una bella giornata per gli automobilisti che si sono trovati a passare nel pomeriggio del 26 luglio sulla A1 e su altre strade della pianura Padana emiliana nell’area tra Parma, Fidenza e Fiorenzuola. Un temporale a supercella ha scagliato verso il basso chicchi di oltre 5 centimetri di diametro, causando danni ingenti a centinaia di automobili. Eloquenti le immagini giunte attraverso i cellulari. il Downburst è un fenomeno estremo nonché pericoloso per l’incolumità, che deriva da una serie di condizioni meteo favorevoli alla sua formazione. Affermare, non a tutti i torti, che dipenda anche dalle mutazioni climatiche, non deve farci dimenticare che questa fenomenologia atmosferica ha una sua storicità e quindi una sua ricorrenza causale. Abbiamo chiesto ad Arturo Pucillo, previsore dell’ARPA del Friuli Venezia Giulia quali siano le condizioni che determinano la grandine e di quanto si possa prevederne la sua entità e il momento. (ascolta le risposte negli audio podcast)
La grandine con chicchi anche inferiori ai 5 centrimentri è molto dannosa per l’agricoltura. Vederli rimbalzare sulle automobili ci crea sempre una certa apprensione come anche il colore del cielo dal quale cadono. Ma quando i chicchi diventano di 5 centimetri ed oltre, l’apprensione diventa spavento e ci si domanda come certe bombe riescano a tenersi in sospensione…
A fronte di potenziali devastazioni che possono produrre i temporali a cella, le previsioni meteo possono venirci in aiuto?
(ascolta le risposte nel podcast audio)