31/08/2024

Lui vinse Sanremo per due anni di fila, Francesco Gabbani due anni or sono tra le Nuove Proposte con Amen, ottenendo anche il Premio della Critica `Mia Martini´ e il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Nel 2017 ha rivinto tra i Big, mandando il teatro Ariston in delirio.
Questo non toglie nulla alla realtà riscontrata lo scorso fine settimana a Codroipo (UD) dove il concerto di Francesco Gabbani, ha aperto il calendario di Villa Manin Estate. Con un palco inutilmente enorme , posto in prossimità delle torri che delimitano le esedre, con un un sistema di “americane” a sorreggere qualche faro che appariva esagerato. Una scenografia di basso livello che non si eleva in relazione direttamente proporzionale alla quota raggiunta dalla struttura.

Il cantante, famoso soprattutto per la hit “Occidentali’s Karma” venerdì sera si è presentato sul palco della dimora storica a Passariano di Codroipo e sicuramente avrà avuto lo splendore della villa illuminata di fronte agli occhi che ha consolato la visione di pochissimi spettatori sotto il palco. Poche centinaia tra bambini, genitori e qualche giovane che rimanendo in piedi sul prato, dopo aver pagato oltre trenta euro, ascoltavano e canticchiavano i brani del loro beniamino.
Gabbani è tra i più simpatici e geniali artisti italiani contemporanei, dimostrato dai numeri riscontrati dai video più ancora dei premi vinti a Sanremo. Piace a tutti sia il ritmo delle sue canzoni, sia i testi delle canzoni i cui ritornelli sono cantati da tutti.
Un vero peccato che villa e concerto non abbiano tratto vantaggio l’uno dall’altra , forse perché da parte di chi gestisce villa Manin andrebbe fatta una riflessione diversa su quello che questo contesto storico può esprimere ed ospitare. Probabilmente la vedono come una casa di campagna con un grande giardino dove organizzare feste con musica rock e pop. Naturalmente quello di Gabbani era solo il primo di una serie di festicciole nel casolare da contadini: Max, Nek e Renga 11 luglio, Gianni Morandi il 14, Ermal Meta il 23 e forse leggermente fuori dai canoni Il Volo che sarà il 16 luglio.

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Mi spiace per Gabbani, esibirsi davanti a un prato con pochissima gente non è mai piacevole, ma egoisticamente sono più dispiaciuto per il trattamento riservato all’antica dimora del doge Manin che meriterebbe più riguardo e, se proprio devono far suonare qualcuno, vorrei ricordare che l’arena di Verona, il Colosseo, ed altri esempi di cornici storiche in giro per l’Italia sono considerati con maggior rispetto di villa Manin.
Marco Mascioli

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