25/07/2024

L’ing. Giapietro Benedetti è il nuovo presidente di confindustria Udine. Lo hanno votato in  263  su 346 votanti (su un totale di 457 soci aventi diritto di voto), 60 i voti contrari e 23 gli astenuti. Ad affiancarlo come vice presidenti Anna Mareschi Danieli con deleghe all’implementazione del programma, formazione, natalità e famiglia,  Pietro Petrucco  in qualità di vicario con deleghe all’ambiente, alla sostenibilità e alla cultura, Dino Ferragotto con deleghe alla ricerca, innnovazione e digitalizzazione.  Il nuovo presidente ha voluto accando a sé nella nuova squadra anche Massimo Masotti (trasporti e logistica), Matteo Di Giusto (responsabilità sociale d’impresa), Francesca Cancellier (women empowerment), Vito Rotondi (reclutamento qualificato e namodopera specializzata), Matteo Tonon (rapporti associativi, semplificazione statutaria e rapporti interni), Mario Bruseschi (energia e rinnovavili).

Con il suo consueto, pacato ma diretto ed asciutto stile, l’ingegnere Giampetro Benedetti, a capo di uno dei più performanti gruppi industriali del Friuli Venezia Giulia (Danieli di Buttrio) ha delineato la mission della nuova squadra, orientata al progresso socio, economico e culturale del Friuli Venezia Giulia.  Entro il 15 gennaio saranno resi noti e presentati alla politica locale ulteriori dettagli della progettualità che, sebbene in buona parte sia in continuum con la gestione precedente, esprime delle evidenze su alcuni aspetti come  famiglia e natalità, il women empowerment,  orientamento e scuola. E’ necessari creare Pil con il fare, – ha detto Benedetti – perché non si può ragionare solamente in termini di spesa sociale se non c’é ricchezza da distribuire. Per raggiungere l’obiettivo occorre essere competitivi ed innovativi ma, per farlo, non si può  partire che dalle risorse umane specializzate ( tecnici e mano d’opera specializzata). Questo aspetto è delicato perchè c’é carenza di queste risorse. Non possiamo – sottolinea Benedetti, progettare e costruire  con gli  umanisti, pur importanti nel loro ruolo, ovviamemente. La scuola dovrà indirizzare e formare per raggiungere un equilibrio nelle professionalità come richiesto dal mercato e dall’industria, badando anche a valorizzare le soft skill dei giovani, come sperimenta Danieli con successo nel suo ecosistema educativo, formato  da materna e scuole elementari.  Passeranno anni affinchè l’equilibrio di mercato nel campo formativo e delle competenze  venga raggiunto  e nel frattempo- ha aggiunto Benedetti, la specializzazione dovrà essere importata ed allettata con compensi all’altezza, possibile in Italia solamente se l’industria si sviluppa su prodotti ad alto valore aggiunto. Guardando alle start

Up, Benedetti ha sottolineato l’opportunità di un fondo confidustriale per finanziarle mentre, per quel che riguarda i rapporti con la politica, si è detto convinto che il dialogo sarà agevolato dalla proattività di questa attuale amministrazione. Sulla annosa questione di una Confindustria unica in Friuli Venezia Giulia, anche questo sarà certamente un argomento che verrà rilanciato. “Noi siamo stati i primi a crederci – ha detto Benedetti – e prima o po si farà, ma dovrà essere concreta e non  estetica”.

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