C’è preoccupazione a Venezia, come anche in Friuli Venezia Giulia, per il futuro della sede Rai. Il Vicepresidente della Regione del Veneto ha infatti incontrato ieri, su delega del Presidente, le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) delle lavoratrici e dei lavoratori della sede RAI del Veneto, i quali gli hanno consegnato un documento che sensibilizza la Giunta e il Consiglio regionali sulla possibilità che, attraverso la nuova concessione RAI-Stato, attualmente all’esame del Parlamento, la sede di Venezia della società radiotelevisiva pubblica venga drasticamente ridotta in quanto a ruolo e funzioni, “riducendola a mero presidio redazionale (…) quindi priva di autonomia operativa, finanziaria e soprattutto progettuale”.
Il Vicepresidente, a nome della Giunta veneta, ha espresso la sua preoccupazione per questa prospettiva e ha assicurato che la Giunta stessa si adopererà in ogni direzione affinché tutto il mondo istituzionale venga coinvolto nell’approfondimento di una tematica che riguarda l’azione di salvaguardia e di promozione anche culturale e identitaria di un territorio, la capillarità e autorevolezza dell’informazione pubblica, la perdita di autonomia sacrificata sull’altare di un centralismo che, anche in sede politica e amministrativa, suscita ormai numerose perplessità.
Il Vicepresidente ha concluso l’incontro confermando che il ruolo del servizio pubblico non può prescindere da una articolata rappresentanza dei territori, soprattutto ora che i veneti saranno chiamati alle urne per decidere su quell’autonomia di cui già godono le Regioni confinanti e che le rispettive sedi RAI interpretano anche attraverso, per esempio, una piena tutela delle minoranze linguistiche.