11/09/2024

La Regione è chiara: niente contributi regionali al turismo per i comuni che introdurranno la tassa di soggiorno. Lignano non la esclude e così pure qualche comune di montagna, il resto è un coro di no, a partire dalle categorie economiche. La presidente di Federalberghi regionale Paola Schneider ribadisce la «totale contrarietà» dell’associazione a un nuovo balzello per un settore, gli albergatori, tra i più tartassati dalla pressione fiscale. Una contrarietà che nasce anche dal fatto che i sindaci, «non mantengono mai le promesse di reinvestire le entrate comunali, come per esempio quelle provenienti dalla multe, a vantaggio della comunità». Carlo Dall’Ava, responsabile turismo di Confcommercio provinciale di Udine, sostiene che «applicare la tassa di soggiorno significherebbe strozzare un segmento già in sofferenza». E annuncia «battaglia nel caso in cui le istituzioni intendessero portare avanti un’istanza che certo non nasce dalle imprese». Confcommercio Fvg, con il suo presidente Alberto Marchiori, ribadisce il suo altolà alla reintroduzione della tassa di soggiorno in Friuli Venezia Giulia. Un balzello inaccettabile «tanto più alla luce dei dati resi noti da Turismo Fvg che parlano di un calo delle presenze nel 2014 pari al 3%, con un più pesante a -7,8% nell’arco dei mesi estivi, di una presenza del turista straniero non superiore ai 4 giorni medi e di un autentico crollo in montagna: -30% di pernottamenti dal 2008 a oggi».

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