“La costruzione di una barriera al confine con l’Italia è uno sfregio ai principi stessi dell’Unione europea”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd, vice capodelegazione italiana nel gruppo S&D, Isabella De Monte, dopo l’inizio dell’installazione, da parte austriaca, di una barriera preventiva al Brennero, comprendente anche autostrada e strade statali, per limitare, se necessario, gli arrivi di richiedenti asilo dall’Italia.
Secondo De Monte “l’Austria sta assumendo una scelta non accettabile: non è così che si affronta la questione delle migrazioni dai teatri di guerra.
Sulla questione interviene anche la presidente della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani “Le frontiere interne all’Europa non sono una soluzione, al contrario vanno individuati dei meccanismi condivisi a livello comunitario per la regolamentazione dei flussi migratori”.
“Anche dalla Commissione europea è arrivata una condanna rispetto all’iniziativa solitaria dell’Austria”, ha ricordato Serracchiani, auspicando che “che il dialogo con l’Austria ci permetta di far loro riconsiderare la posizione che hanno in questo momento e anche cercare di creare le condizioni per una maggiore collaborazione tra Paesi europei”.
La presidente del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato che “che i danni economici possono essere
estremamente importanti, come rilevato anche da ConfTrasporto”, e che in ogni caso “questa chiusura può determinare delle rotte diverse e portare dei problemi al Friuli Venezia Giulia”.
Infine, riferendosi al confine di Tarvisio, Serracchiani ha assicurato che “è costantemente monitorato: non registriamo in questo momento ingressi tali da creare preoccupazioni ma siamo consapevoli che dobbiamo continuare nelle verifiche e nei controlli”
Barbara Zilli,consigliera regionale del Friuli Venezia GIulia di LN afferma che “L’Austria sta solo esercitando un suo pieno diritto, quello di tutelare la sicurezza dei propri cittadini, cosa che evidentemente la presidente Serracchiani non ha a cuore per i cittadini del Friuli Venezia Giulia”.
La Zilli, aggiunge che “Si parla tanto del Brennero, ma a Tarvisio la situazione è ugualmente drammatica: basti pensare che l’Austria ha previsto a Thorl-Maglern un grande centro profughi. Un vero colpo di grazia per Tarvisio. Senza contare le decine di sedicenti profughi che ogni giorno valicano quel confine, proprio rispediti indietro dai vicini carinziani.
“Dopo la richiesta di convocazione, pretendiamo che l’assessore venga a riferire alla Commissione competente, affinchè dia un quadro certo e completo sui numeri delle presenze e sulle future azioni da parte della Giunta nei confronti dell’emergenza immigrati, ormai cronica. Abbiamo una montagna-sottolinea la Zilli- trasformata, di fatto, in una colonia per immigrati, confini colabrodo e nessuna idea su come risolvere la situazione, nonostante i tanti sproni arrivati dai banchi dell’opposizione. Evidentemente l’interesse è un altro.