29/10/2024

“Anche se l’incidenza è in calo, l’Aids continua ad essere una patologia dal notevole impatto sui servizi sanitari, specie per la sua elevata cronicizzazione. Dunque non bisogna abbassare la guardia. Per questo motivo nel Piano regionale per la Prevenzione, che abbiamo approvato in Giunta proprio la scorsa settimana, abbiamo previsto di realizzare già nel 2016 una nuova campagna informativa regionale per favorire una diagnosi tempestiva, attraverso il test HIV, ed accrescere nella popolazione e soprattutto nelle persone a rischio la conoscenza e la consapevolezza su questa e, in genere, su tutte le malattie sessualmente trasmissibili”.

Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla salute, Maria Sandra Telesca, in occasione del 1° dicembre 2015, Giornata Mondiale di Lotta all’Aids.

“L’incidenza di Aids è diminuita dalla metà degli anni ’90 ad oggi ma il rischio di contrarre il virus non va tuttavia sottovalutato poiché una proporzione significativa dei nuovi casi di infezione da HIV è dovuta alla trasmissione per contatto sessuale”, ha precisato Telesca, riferendo che negli ultimi sei anni, dal 2010 fino a ottobre 2015, sono state notificate in Friuli Venezia Giulia 364 nuove diagnosi. I maschi rappresentano i tre quarti del totale; nel periodo indicato 14 donne hanno scoperto di essere sieropositive effettuando il test nell’ambito
di controlli in gravidanza.

“Il nostro obiettivo, come indicato nel Piano della prevenzione, è anche quello di rendere più agevole l’accesso al test HIV. Pertanto, in un contesto di attenta sorveglianza e di consulenza di tutte le infezioni a trasmissione sessuale, abbiamo stabilito di invitare attivamente tutte le persone che si rivolgeranno ai Servizi per le Tossicodipendenze (SerT) a effettuare, del tutto gratuitamente e in assoluto anonimato, i test sia per l’HIV che per l’epatite C e B. In questo modo – ha evidenziato l’assessore Telesca – intendiamo accrescere il monitoraggio per favorire le diagnosi precoci di queste patologie, consentire cure più tempestive ed evitare che l’infezione di propaghi”.

“La campagna informativa – ha concluso l’assessore – sarà rivolta anche a gruppi professionali quali tatuatori, applicatori di piercing o estetisti, in considerazione del fatto che anche queste pratiche possono talvolta favorire la diffusione dell’Aids e delle epatiti.

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