Gli organizzatori della controversa mostra “Serial Killer, dalla vittima al carnefice”, in corso a Jesolo continuano a sfoderare iniziative collaterali di successo. Dopo il convegno sulla Mafia del Brenta ora è in arrivo l’incontro pubblico su Unabomber, in programma dalle ore 16.00 di sabato 19 marzo nella hall della Mostra.
Nel corso del convegno, che ha già registrato il tutto esaurito, verrà trasmessa una dichiarazione registrata dell’ingegner Zornitta , indagato a lungo come presunto Unabomber. Zornitta è stato poi scagionato da ogni sospetto ed è in corso una causa nei confronti dello Stato per un milione e 800 mila euro a compensazione dei danni subiti in dieci anni di indagini a suo carico.
Al convegno di Jesolo interverranno, tra gli altri, del difensore legale dell’ingegnere Zornitta, l’avvocato Maurizio Paniz, e dell’ex procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che invece diede un importante contributo a costruire l’impianto accusatorio nel processo legato alla serie di attentati dinamitardi che, fra il 1994 e il 2006, seminò il panico nel Nordest tra Veneto e Friuli-Venezia-Giulia.
Fondamentali saranno inoltre gli interventi utili per stimolare il dibattito della capo cronista del Tgr Veneto, Milva Andriolli, del capo dell’edizione di Mestre e Venezia de “Il Gazzettino”, Tiziano Graziottin. Moderatore sarà il giornalista investigativo e scrittore, Fabio Sanvitale.
“ invitiamo le vittime o i loro famigliari” spiegano gli organizzatori “a contattare privatamente il profilo Facebook dell’evento https://www.facebook.com/Serial-Killer-621219638018253/ o la pagina di contatto nella home page del portale www.mostraserialkiller.it per segnalarsi come relatori ospiti del convegno e poter intervenire così in tempo reale con il racconto della loro storia, riflessioni e suggerimenti nel dibattito che sarà poi trasmesso in streaming nel sito e nel profilo Facebook della mostra Serial Killer”.
“Vorremmo che questo convegno” aggiungono gli organizzatori “diventasse per tutti un motivo di approfondimento sulle conseguenze di questa vicenda, di condanna per qualunque forma di attentato e terrorismo che cerca di minare la serenità delle persone, oltre che un momento di riflessione sulla sofferenza provata dagli innocenti che ha colpito. Per questo chiediamo alle vittime che ci riescono di dare voce alle loro storie raccontando come sono continuate le loro vite, per mostrare che il coraggio e la speranza vincono sul terrore anche dopo vicende devastanti come questa”.