26/07/2024

L’elettrodotto Redipuglia – Basiliano : continua la querelle elettrizzante che vede i cittadini e i sindaci interessati da una parte e la Regione Friuli Venezia Giulia insieme a Terna SpA dall’altra.
Dopo otto anni di battaglia legale, Terna ha iniziato in tutta fretta il processo di palificazione del territorio, nonostante la sentenza del consiglio di Stato fosse già in fase di pubblicazione. Tre mesi che avrebbero consentito un risparmio notevole di denaro per Terna SpA e di tanta bile per i residenti espropriati. Tutti devono rispettare le leggi dello Stato e quando colti in fragranza di reato devono ripristinare il danno e pagare le sanzioni conseguenti. Nel caso specifico sembra però sia stato il governo, quantomeno quello regionale, a spingere l’avvio dei lavori, come si evince anche da certe dichiarazioni relative al completamento dell’opera: senza le nuove linee d’alta tensione, non ci sarà più corrente elettrica per il Friuli.
Al di là delle considerazioni evidenti sull’aspetto estetico di una linea aerea che interrata diventava invisibile, risultano chiare le motivazioni addotte dalla Regione che spingono ad appoggiare l’operazione, tanto quanto il ricorso avverso dei sindaci interessati, in espressione del pensiero dei cittadini.
Ora si tratta di capire in capo a chi risiede la responsabilità d’aver agito, chi ha eventualmente imbrogliato, occultato le carte e se dovranno realizzare un linea interrata. Sapranno produrre un progetto alternativo, possibilmente di minor impatto? La produzione localizzata (pannelli solari per esempio) va bene solo per noi cittadini? Qualcuno perderà la poltrona, in quest’Italia senza responsabili?
Il sindaco di Lestizza Geremia Gomboso, che da tempo suggeriva di attendere la decisione definitiva dell’organo competente, ora non ha dubbi nella lettura della sentenza. Nell’intervista video spiega la sua posizione, in qualità di primo cittadino, eretto in difesa dei residenti di Lestizza che per l’ennesima volta si sentono abbandonati, vittime di soprusi, senza il dovuto rispetto da parte di Terna SpA.

Marco Mascioli

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