12/06/2024

Venerdì 13 febbraio alle 18 ai Musei provinciali di Borgo Castello a Gorizia, si terrà l’inaugurazione di un nuovo spazio espositivo dedicato all’Interventismo nel corso della Grande Guerra, con una “prima” culturale d’eccezione: un dipinto, mai esposto in precedenza al pubblico, di uno dei protagonisti assoluti del Futurismo: Giacomo Balla.

Come chiarisce Raffaella Sgubin, direttrice dei Musei Provinciali, non si tratta di un dipinto “qualunque” di Balla, ma di un’opera scoperta, anzi svelata, solo di recente e dalla storia davvero particolarissima.

L’olio, infatti, esposto per la prima volta, è rimasto per quasi un secolo sepolto sotto uno strato di pittura nera, sul retro di un’opera ben nota di Balla, la “Verginità” del 1925. È osservando con luce radente il retro di questa celebre opera, che gli esperti si sono resi conto che la superficie tutta nera sembrava nascondere un altro dipinto. Così un intervento di restauro ha portato alla scoperta di un dipinto antecedente, eccezionalmente conservato, che rappresenta la più importante novità su Giacomo Balla emersa negli ultimi anni, ma anche una fondamentale acquisizione per la storia stessa del Futurismo.

Il dipinto messo in luce dalla pulitura della vernice nera si è rivelato infatti appartenere a una precisa serie di opere eseguite da Balla tra la fine del 1914 e la primavera del 1915, da lui stesso definite “pitture interventiste”, perché eseguite nel momento di grande tensione politica e culturale che vide la maggior parte degli intellettuali italiani schierati a favore dell’intervento dell’Italia, che si realizzò infine con la dichiarazione di guerra del 23 maggio 1915.

Il capolavoro di Balla resterà ai Musei Provinciali soltanto fino al 22 marzo, per essere poi esposto a Milano. Nella nuova sezione del Museo goriziano della Grande Guerra resteranno invece altre due opere di Balla, assieme a una serie di cartoline di propaganda che, con i manifesti, divennero i più efficaci mezzi di comunicazione di massa. Queste cartoline costituivano il formato, per così dire, tascabile, di questi grandi poster che parlavano un linguaggio comprensibile a tutti.

Sempre venerdì 13 febbraio, dalle 11.17 alle 12.30, la Rai FVG si collegherà in diretta con i Musei provinciali di Gorizia, nell’ambito della trasmissione “Radio ad Occhi Aperti” in onda su Radio 1 a diffusione regionale.

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