Rilanciamo la nota emessa dalla Segretaria Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), Anna Paternostro, a proposito del Decreto Boschi. Per la Paternostro è un altro regalo fatto alle banche sotto il cappello giustificatorio delle direttive europee. Più che di regalo alle banche è il sistema che riporta le banche nella loro originaria collocazione, senza concessioni nè avventurismi . Collocazione che fin dal tempo dei primi banchieri fioentini, le vuole prestatrici di denaro per conto e tornaconto dei proprio clienti.
Per anni abbiamo assistito ad una distorta immagine delle banche, voluta da un marketing , che non era nient’altro che un’azione pubblicitaria funzionale a conquistare nuove fette di clientela, promuovendo la banca per quello che in realtà non poteva e non voleva essere.
Poi è arrivata la crisi e la finanza creativa a complicare lo scenario, a renderlo più torbido. Ora si torna indietro…La banca toglie anche le mutande se non non si onora il debito e non importa se un lavoratore si sia trovato stritolato da una povertà di cui non è responsabile.
GFB
NOTA SCSD
Sono tantissime le famiglie italiane che stanno pagando pesantemente, la drammatica crisi economica che non accenna a diminuire. Perdita del lavoro per entrambi i coniugi e, molto spesso, anche per qualche figlio in età da lavoro. I membri della famiglia precipitano, improvvisamente, nel bisogno, danno fondo a tutti i risparmi e non riuscendo a trovare un’occupazione, si vedono costretti a non pagare più le rate del mutuo per la casa. Bastano sette rate non pagate, anche discontinuamente e la casa può finire all’asta. Un fatto di inaudita gravità. Questo sarà possibile se il decreto Legge Boschi che tratta questa materia, diventerà operativo. E’ necessario tutelare i cittadini, non le banche. – Così ha dichiarato la Segretaria Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), Anna Paternostro – Milioni di italiani, fanno sacrifici per anni, si privano di tutto, pur di avere una casa di proprietà e per realizzare questo sogno, quasi sempre, contraggono un mutuo, pagando interessi e sottostando alle regole bancarie ed ora, potrebbero bastare sette rate non pagate, per dare il diritto alla banca di pignorare la casa e metterla in vendita, senza l’intervento dell’Autorità Giudiziaria. Magra consolazione: se dalla vendita si ricava una somma superiore al debito, la differenza viene data all’ex proprietario. C’è da chiedersi – ha continuato Paternostro – se la casa viene venduta al prezzo di mercato o può andar bene, qualsiasi offerta. Assurdo. Invece di aiutare veramente le famiglie in momentanea difficoltà, si pensa di introdurre norme che distruggono i sogni di una vita, i sacrifici di decenni, provocando l’aumento del numero dei “senza casa”, delle famiglie disgregate. A quanto possono ammontare sette rate non pagare? 4-5 mila euro? Il SCSD – ha concluso Paternostro – si chiede se, per una somma simile, si può consentire ad una banca di procedere al pignoramento ed alla successiva vendita di una casa. Assurdo, veramente assurdo. Da un Governo che ha varato il “salva banche”, cosa c’è da aspettarsi?
Roma, 1 marzo 2016.