14/05/2024

Con lunghi applausi tributati al direttore d’orchestra Hartmut Haenchen, nato a Dresda nel 43 e noto a livello internazionale per le sue interpretazioni di Strauss, Wagner e Mahler, e ai 64 musicisti che compongono l’orchestra della Fondazione del Teatro lirico Verdi di Trieste, dopo l’interpretazione della sinfonia n.5 in si bem.magg. D 485 di Franz Schubert e la Sinfonia n.3 in re min. (Wagner – Symphonie) di Anton Bruckner, si è concluso il concerto inaugurale della stagione sinfonica 2022 del Verdi, che proseguirà con altri sei appuntamenti con la grande musica. Hartmut Haenchen è stato richiamato più volte sul palco dagli applausi, per la sapiente perfezione ed appassionata energia che ha impresso alla sua bacchetta. Haenchen collabora con le migliori orchestre di tutto il mondo e ha realizzato oltre 130 registrazioni. Al DVD pubblicato dalla ICA Classic con la VI sinfonia di Mahler gli è stato attribuito il Diapason d’oro. La sua vita è raccontata magistralmente nel film “Il cielo sopra Dresda”.

Enrico Calesso ©Nik Schölzel

Il secondo concerto, quello di sabato 10 settembre, diretto da Enrico Calesso con primo violino Giuseppe Gibboni (vincitore del Premio Paganini 2021) verrà dedicato a Ludwig Van Beethoven ( Egmont ouverture in fa min. op 84) a Niccolò Paganini ( Primo concerto in re magg. per violino e orchestra op.6) e a Johannes Brahms, con la Sinfonia n.4 in mi min. op. 98.

in copertina Hartmut Haenchen foto di Riccardo Musacchio

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