E’ stato appena ultimato il secondo lotto funzionale che ha portato al completamento dei lavori a carico della sponda in destra orografica del fiume Brenta nell’ambito del Comune di Campo San Martino, a monte del ponte provinciale della Vittoria, per uno sviluppo complessivo di poco meno di 300 metri.
“Abbiamo investito 900.000 euro per questo intervento – spiega l’assessore regionale alla Difesa del Suolo – che ha interessato la zona del centro del paese, l’area più densamente popolata fra Bassano del Grappa e Padova, messa in grave pericolo dallo smottamento dell’argine”.
Nel dettaglio, da parte degli uffici del Genio Civile di Padova è stata realizzata una idonea difesa spondale con materiale lapideo, che è stata preceduta da un recupero delle piante franate in alveo e dalla pulizia delle scarpate a mezzo di decespugliamento, potatura e taglio della vegetazione.
“Per contrastare i fenomeni erosivi di dilavamento delle scarpate – fa presente l’assessore – si è proceduto con la posa di manufatti sintetici antierosione, il successivo ricoprimento in terra delle stesse, l’idrosemina delle scarpate e la piantumazione di piante autoctone lungo il ciglio destro oggetto dei lavori. E’ stato altresì eseguito l’abbattimento delle piante ammalorate e prossime alla caduta giacenti in alveo o in scarpata sottostante ai livelli di piena ordinaria, lungo le sponde destra e sinistra dell’area di intervento fino a circa 2.300 metri a nord del ponte della Vittoria nel comune di Campo San Martino”.
“Continua in maniera costante e mirata il nostro lavoro a difesa del territorio – conclude l’assessore – all’interno di quel piano da 2,7 miliardi di euro predisposto per la sicurezza idrogeologica del Veneto che rappresenta una delle nostre priorità assolute. Abbiamo già svolto interventi per 900 milioni”.