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Standing ovation per gli oltre 40 giovani musicisti del conservatorio Tartini di Trieste che con violini, violoncelli, viole, contrabbassi hanno ammaliato il pubblico che ha assistito nel ridotto del teatro Verdi ad una particolare serata musicale, dedicata ad un programma n programma di intenso romanticismo, un florilegio di pagine musicali di grandi compositori russi della seconda metà dell’Ottocento, tutti in qualche modo ‘debitori’ di Beljaev un ricco commerciante di legname, grande appassionato di musica e, per questo, mecenate generoso di importanti autori – Čajkovskij, Borodin, Skrjabin, Rimskij-Korsakov, Glazunov, Balakirev per fare solo alcuni nomi.
“Intorno a Beljaev titola la nuova produzione allestita dall’Orchestra d’Archi del Conservatorio Tartini, una formazione forte di cinquanta musicisti in organico, che si è fatta apprezzare in Italia e all’estero.
La nuova produzione dell’Orchestra, dedicata a Beljaev, dopo l’anteprima al Teatro Comunale di Monfalcone, ha debuttato domenica 14 aprile al Teatro Verdi di Trieste – Sala Ridotto Victor De Sabata per chiudere il tour pre-pasquale a Lubiana, lunedì 15 aprile, nella Chiesa di S. Giacomo.
La produzione siglata dal Conservatorio Tartini e presentata con passione dal docente Fabio Pirona, nell’intervento e quasi commosso per il prolungato scroscio di applausi tributato ai musicisti, è stata realizzata grazie alla collaborazione della console Onoraria d’Austria per il Friuli Venezia Giulia, Sabrina Strolego, dell’Universitat fur Musik und darstellende Kunst Graz e dell’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana. Nei suoi saluti al pubblico e ai musicisti, il console Onorario ha annunciato che è già in fase di realizzazione un progetto per la divulgazione delle opere musicali russe eseguite nel concerto, e si sta alvorando alla creazione di una piattaforma di job placement a supporto delle carriere artistiche dei giovani musicisti. I dettagli del progetto verranno presentati in una prossima conferenza stampa a Trieste, occasione per il lancio del dvd del concerto, le cui rprese sono state effettuate durante il concerto.
“Intorno a Beljaev” offre dunque un omaggio non solo alla musica, ma anche a chi ha speso la sua vita per promuoverla: Mitrofan Petrović Beljaev (1836 – 1904) è passato alla storia come il grande mecenate dei compositori russi, quelli più noti ma anche innumerevoli altri compositori minori che gli devono il successo di opere, lavori sinfonici e musica da camera commissionate appositamente.
Nel 1885 fondò la casa editrice “Belaieff“ con un’importante filiale a Lipsia, promuovendo la diffusione in occidente della musica russa. Avvio’ inoltre la prima stagione di concerti sinfonici a S.Pietroburgo, fondando l’Orchestra Filarmonica, ancora oggi fra le piu prestigiose orchestre nel mondo. Per il suo 50° compleanno Rimskij-Korsakov, Ljadov, Borodin e Glazunov gli dedicarono un quartetto per archi scandito sul nome, B-La-F: proprio nell’esecuzione di questo quartetto culmina la produzione dell’Orchestra d’Archi del Tartini, che propone anche una sequenza suggestiva di “Variazioni su un tema popolare russo”, con brani di Nikolaj V. Arcˇybusev, Aleksandr N. Skrjabin, Aleksandr K. Glazunov, Nikolaj Rimskij-Korsakov, Anatolij K. Ljadov, Jazeps Vıtols, Feliks M. Blumenfel’d, Viktor Evald, Alexander A. Vinkler, Nikolaj Sokolov; e ancora il Canto indiano dall’opera Sadko di Nikolaj Rimskij-Korsakov, per il violino solo di Giada Visintin, e la Serenata di Vasilij Sergeevič Kalinnikov.
L’Orchestra d’Archi del Conservatorio Tartini” si caratterizza per un vasto repertorio, dal barocco al ‘900 storico: il docente preparatore Fabio Pirona imposta il suo lavoro seguendo la concezione del Quartetto d’Archi esteso all’Orchestra intera. Nel 2012 e nel 2013 l’orchestra è stata invitata al Quirinale dove ha eseguito due concerti alla presenza del Presidente della Repubblica. Nell’estate del 2017 la formazione si è esibita in un programma vivaldiano al Festival di Minsk in Bielorussia. L’organico dell’Orchestra d’Archi del Conservatorio Tartini è così composto: violini I Giada Visentin, Uendi Reka, Mina Opsenica, Dina Tošić, Tijana Drinić, Mia Mareni, Anna Savytska, Virginia Riolo, Arianna Bandieramonte, Rocco Ascone, Aurora Ferro, Anja Milutinovic, Nada Sarkovic, Jovana Jovanovic; violini II Beste Hesapcioglu, Laura Tomasella, Vanja Zuliani, Mihaela Peca, Claudia Frank Esperanza, Carolina Riccobon, Gioia Codognotto, Alessandra Cella, Daniel Longo, Agnese Accurso, Simone Sette, Sara Vujovic, Aksa Muratovic, Elia Grigolon, Vittorio Chalvien; viole Sara Zoto, Marina Vranješ, Ecem Eren, Riccardo Forti, Marina Denovic, Rasic Arsenje, Samuel Sedano*, U Chon Wong*, Franklin Pacheco*; violoncelli Enea Nushi, Alice Romano, Kezia Leila Andrejcsik, Luca Bregant, Francesca Agostini, Klara Pahor*; contrabbassi Kevin Reginald Cooke, Ahmed Chia Sultan Ahmed, Andrea Apostoli, Matteo Bucci, Simone Lanzi.