Sulla polemica nazionale,al solito ondivaga tra posizioni strumentali, ignoranza e superficialità,
innescata dalle cporture delle statue decisa dal Cerimoniale di Stato in relazione alla visita del presidente iraniano Rohani, c’entra in qualche modo anche Udine e la stretta di mano di alcune donne senza velo, tra le quali Gianola Nonino, che avvenne in pubblico durante l’edizione 2007 di Vicino/Lontano con l’allora presidente iraniano Khatami e che costò cara al medesimo sul piano elettorale (la playmaker per eccellenza Gianola fece il suo ma abbiamo qualche dubbio che l’Iran possa mai diventare scatenato apprezzatore delle sue ottime grappe…almeno in pubblico) Rilanciamo quindi quanto scritto dal quotidiano Udinetoday a proposito della vicenda, dove sono riportati commenti dell’esperto di questioni medio orientali Alberto Negri dalle pagine dei Sole24 ore e del sociologo Stefano Allievi da quelle del Corriere del Veneto.
Il possibile retroscena apre gli occhi su motivazioni diverse che, se viste sul piano dell’opportunità politica bilaterale, diventano percorribili in certe circostanze e senza alcuna offesa ai principi di libertà e laicità dell’Italia.
E’ vero anche, però, che l’impatto di certe scelte, come quella di oscurare l’arte per questioni politiche, porta a conseguenze imprevedibili sul piano della reazione e della strumentalizzazione. E così è stato.
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