Il terminal petrolifero SIOT-TAL di TRieste che collega il porto alle raffinerie di Austria, Germania e Repubblica Ceca,ha festaggiato ai primi di agosto l’attracco della petroliera RAVA, essendo l’ultima in ordine di tempo delle ventimila petroliere che sono approdate al terminal nei suoi 52 anni di attività. “Non è un traguardo ma una pietra miliare, un punto di partenza per il futuro, per le prossime 20mila navi che accoglieremo ancora in massima sicurezza per il bene della nostra economia e della nostra regione”, ha commentato il presidente di SIOT-TAL Alessio Lilli.
IL terminal fa di Trieste primo porto d’Italia per il transito petrolifero. nel 2019 si è registrato anche il miliardo e mezzo di tonnellate di greggio scaricate.
Il valore aggiunto prodotto dall’attività della SIOT verrà analizzato e valutato in uno studio sull’impatto economico di SIOT sul territorio e presentato nei prossimi mesi.
La “Rava”, un “crude oil tanker” battente bandiera croata dell’armatore Tankerska Plovidba, varato nel 2017 misura 250 metri per 44 e conta un equipaggio di 25 persone, al comando del Capitano Oliver Vitlov, trasportava un carico di greggio per OMV, l’azionista di maggioranza di TAL.
La Rava si aggiunge quindi a Daphnella, che inaugurò le operazioni nel 1967, e alla Framura, che il 9 ottobre 1996 fu la decimillesima petroliera ad attraccare al Terminale Marino, testimoni di una lunga storia destinata a continuare collegando in maniera sempre più forte Trieste al cuore dell’Europa.