La Regione Friuli Venezia Giulia ha annunciato il blocco del pagamento della seconda rata Irap 2020 per tutte le aziende e professionisti in scadenza il prossimo 30 novembre 2020. In questo modo le imprese potranno versare il dovuto per l’intera annualità 2020 in un’unica soluzione, in sede di saldo, a giugno 2021. Si tratta di un differimento che vuole dare ossigeno finanziario alle attività produttive regionali colpite dall’emergenza sanitaria.
Questo differimento deve essere associato alla disposizione contenuta nell’art. 24 del D.L. 34/2020 (Decreto Rilancio) che oltre all’abrogazione del saldo 2019 ha cancellato il versamento del primo acconto relativo al 2020. Lo stop dell’Irap di giugno è stato limitato a imprese e professionisti con volume di ricavi riferiti al 2019 fino a 250 milioni di euro, escludendo banche, assicurazioni e pubblica amministrazione. Il Decreto Rilancio non ha previsto un differimento ma un vero e proprio annullamento del versamento della prima rata di acconto per il 2020.
In definitiva per il 2020 l’Irap da pagare è pari all’imposta determinata ordinariamente al netto di quanto si sarebbe dovuto pagare con la prima rata. Gli stessi soggetti non erano quindi tenuti al versamento della prima rata, pari al 40% dell’acconto dovuto per l’anno in corso, ovvero pari al 50% per i soggetti interessati all’applicazione degli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità).
L’importo corrispondente alla prima rata dell’acconto viene comunque escluso dal calcolo dell’imposta da versare per il 2020; pertanto l’esclusione opera fino a concorrenza dell’importo della prima rata calcolata con il metodo storico, ovvero, se inferiore, con il metodo previsionale.
L’intervento della Regione riguarda tutti i soggetti passivi Irap senza quindi limiti di tipologia o di fatturato, richiedendo quindi un calcolo complessivo da farsi esclusivamente in sede di saldo e, per i soggetti interessati dall’abrogazione del Decreto Rilancio, al netto della prima rata.