20/08/2024

Grazie anche alla decisione della Regione Friuli Venezia Giulia di eliminare l’addizionale municipale-tassa sul turismo la compagnia Ryanair sceglie l’aeroporto regionale come nuova base Gamechanger a partire da questo aprile.

Tradotto in cifre, si parla di fino a 600 posti di lavoro,un investimento di 100 milioni e un nuovo aeromobile “Gamechanger” 8-200 più efficiente dal punto di vista ambientale,
riducendo le emissioni di CO2 del 16% e il rumore del 40%, trasportando inoltre il 4% di passeggeri in più.

Con la nuova base di Trieste, Ryanair opererà su 16 rotte, comprese 5 nuove per Berlino, Brindisi, Cracovia, Parigi e Siviglia., con una crescita del traffico del 50 per cento.


Ryanair ha elogiato il Presidente Fedriga e il management dell’Aeroporto di Trieste per la loro visione ed il loro approccio progressista nel sostenere la crescita del turismo, migliorando la connettività e, di conseguenza, abbassando le tariffe per i cittadini e i visitatori della Regione FVG mediante l’abolizione dell’addizionale municipale a Trieste. Ora è il momento per lo Stato italiano di eliminare l’addizionale municipale/tassa sul turismo e se dovesse farlom, Ryanair risponderà con un investimento di 4 miliardi di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aerei, ulteriori 20 milioni di passeggeri all’anno e oltre 250 nuove
rotte.

Le scelte effettuate da Ryanair rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo economico e di incoming turistico per il Friuli Venezia Giulia, ha commentato il governatore Massimiliano Fedriga. Un vantaggio per la nostra regione che si fonda sull’esercizio virtuoso dell’autonomia in quanto, grazie al fatto che la nostra Amministrazione si è conquistata la competenza diretta sulla cosiddetta imposta municipale che grava sugli aeroporti, abbiamo potuto nella fattispecie eliminarla, favorendo l’investimento di Ryanair.

Come ha spiegato il massimo esponente della Giunta regionale, alla presenza dell’amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson, l’ambizione – dopo aver raggiunto i 930mila passeggeri nel 2023 (record nella storia dello scalo di Ronchi dei Legionari) – è quella di conseguire nel 2024 il risultato di un milione e 300mila passeggeri l’anno.

“La nostra regione – ha detto Fedriga – con queste nuove rotte diventa un’opzione di scelta per molti cittadini europei e questo è di un’importanza strategica primaria, in quanto senza i collegamenti sarebbe impossibile rendere visitabile e fruibile il territorio”.

Share Button

Comments are closed.