Potenziamento infrastrutturale e tecnologico per migliorare gli standard di qualità del servizio ferroviario e velocizzare i collegamenti tra il Friuli Venezia Giulia e il resto del Paese. Riattivazione della linea Sacile-Gemona, per treni viaggiatori e finalità turistiche. Sviluppo dell’intermodalità ferro/gomma/bici, miglioramento dell’accessibilità nelle stazioni per le persone a ridotta mobilità e interventi a favore dei collegamenti transfrontalieri. Sono questi i principali contenuti del Protocollo d’intesa, firmato a Roma dalla presidente della Regione Debora Serracchiani e dall’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile. Il Protocollo d’intesa odierno riguarda significativi aspetti legati alle competenze regionali in materia di trasporto ferroviario delle persone in base al decreto Legislativo numero 111 del 2004, tra i quali l’interesse regionale alla connessione con il nodo di Venezia Mestre e la competenza sui servizi ferroviari anche transfrontalieri. L’intesa fa seguito all’Accordo quadro tra Friuli Venezia Giulia e RFI sottoscritto nel febbraio 2016, finalizzato a rendere più competitivo il “Sistema Regione” attraverso un rafforzamento del trasporto su ferro e rientra nelle procedure per un nuovo affidamento del servizio di trasporto ferroviario regionale. L’investimento economico complessivo relativo agli interventi inseriti nel Protocollo è pari a 2,6 miliardi di euro, di cui 413 milioni già finanziati. Sono, inoltre, indicati gli interventi considerati prioritari, i tempi di realizzazione previsti e i risultati attesi sui servizi ferroviari. Tra gli obiettivi perseguiti, figura in particolare la velocizzazione della linea Venezia Mestre-Trieste, per far viaggiare i treni a una velocità massima di 200 chilometri orari e ridurre i tempi di percorrenza a poco più di un’ora.