L’Osservatorio dell’agenzia regionale Veneto Lavoro, ha pubblicato il report sull’occupazione in regione nel primo trimestre 2017. Registrato un miglioramento del quadro, con tutte le incognite dell’affievolimento degli incentivi del Jobs Act. La prima frazione di quest’anno, con un flusso in ingresso di 190 mila unità, fa registrare un saldo fra nuovi contratti e cessazioni positivo per 46.200 posizioni di lavoro, il miglior risultato tra gennaio e marzo dal 2009. S’impone tuttavia, spiegano dall’Ossevatorio, una riflessione sulla qualità dei nuovi rapporti. Dei 190 mila, ben 106 mila sono a tempo determinato (+15% sul primo trimestre 2016) e un’altra buona componente giunge dai contratti somministrati. Crescono anche i rapporti di apprendistato (+26%) mentre ad evidenziare una contrazione per 2.600 unità sono i contratti indeterminati. Comunque sia nel complesso la situazione occupazionale del Veneto migliora. E fra quelli che registrano un aumento delle assunzioni vi sono comparti dati fino a poco tempo fa come malati gravi.
Un saldo positivo di 2.200 unità arriva dalle costruzioni, mentre i servizi raggiungono da soli quota +18.200. Segnali positivi si osservano addirittura, nel segmento della manifattura, nel legno-mobilio. Un segnale ancora piccolo ma che deve essere considerato con attenzione, è contenuto negli 800 posti persi in un anno dai servizi del credito (erano 100 nel 2016), con ovvia relazione con le burrasche nelle banche locali .