26/07/2024

Era una bimba bionda e ricciolina quando debuttò, nel 1927, in Our Gang, che sarebbe diventata la più lunga serie della storia del cinema. Jean Darling (nome d’arte di Dorothy Jean LeVake), classe 1922, era una delle ultime testimoni viventi dell’epoca gloriosa del cinema muto, e dal 2007 al 2013 non aveva mancato mai un’edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, solo lo scorso anno aveva dovuto rinunciare per motivi di salute. Nel corso di quelle sette edizioni aveva conquistato il pubblico con la simpatia e con le sue esibizioni canore. Oggi le Giornate hanno ricevuto le notizie della sua morte, avvenuta il 4 settembre in Germania, dove ha vissuto negli ultimi anni con il figlio. A lei sarà dedicata la 34a edizione del festival, che la ricorderà con un sentito omaggio.

La piccola Jean lavorò, fra gli altri, con Stan Laurel e Oliver Hardy, Charley Chase, Jean Harlow e conobbe Hal Roach, Roscoe Arbuckle, Marion Davies, Greta Garbo e Clark Gable, ricordi che amava condividere con gli ospiti delle Giornate e che per il pubblico dei lettori ha raccontato nella sua autobiografia, A Peek at the Past, uscita nel 1995 e poi in un’edizione rivista nel 2003.
La bambina prodigio apparve in ben 35 pellicole, ma all’arrivo del sonoro abbandonò il cinema per dedicarsi con successo al vaudeville, al teatro, alla radio e alla televisione. Nel 1944 cantava per i soldati americani nello spettacolo di John Garfield, con il quale toccò anche molte piazze italiane. Tra i momenti più alti della sua carriera sul palcoscenico, un ruolo importante nella produzione originale del musical Carousel, di Rodgers e Hammerstein, a Broadway. E’ stata anche giornalista, ha dipinto acquarelli e ha scritto racconti gotici e del mistero, molti dei quali sono stati pubblicati sulla rivista Alfred Hitchcock’s Mistery Magazine. Instancabile, negli ultimi due anni aveva scritto un romanzo, che ha pubblicato in proprio.

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