La Fondazione Friuli (ex CRUP) ha celebrato nella sua sede di Udine i 25 anni di attività, associando l’evento al quarantesimo del terremoto in Friuli e al ricordo dell’avvocato Antonio Comelli, che fu fondatore e primo presidente della Fondazione ma soprattutto meritò l’appellativo di “Presidente della ricostruzione”. E’ stato uno dei protagonisti più autorevoli, per capacità e rigore morale, della storia recente del Friuli Venezia Giulia. A lui è stato dedicato un busto in bronzo, opera dell’artista Alberto Fiorin, posto all’interno della Fondazione.
Udine 24 gennaio 2017. Cerimonia intitolazione busto dedicato a Comelli alla Fondazione Friuli. Petrussi Foto Press
Alla cerimonia dello scoprimento hanno presenziato il Presidente della Fondazione Friuli Lionello D’Agostini, Franco Iacop, Presidente del Consiglio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Alberto Felice De Toni, Rettore dell’Università degli Studi di Udine e Giuseppe Guzzetti, Presidente ACRI – Associazione di fondazioni e di Casse di Risparmio SpA e Fondazione Cariplo, concordi nel sottolineare l’importanza di un «gesto eloquente rivolto alla persona che ha ricostruito il Friuli e messo in piedi un vero e proprio “Modello Friuli”». Oltre al busto, la Fondazione, grazie anche alla collaborazione di parenti, amici, conoscenti dell’avvocato Comelli e di molte altre fonti, ha raccolto i materiali pubblicati nel libro “Il Friuli Modello 1976-2016” Antonio Comelli e gli altri protagonisti. In 110 pagine un’agile ma esaustiva ed avvincente panoramica sugli aspetti principali della grande, collettiva, internazionale sensibilità che, attraverso l’attività legislativa, solidaristica e materiale sul campo, testimoniò concretamente una volontà indomabile di rinascita.
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Era presente anche un folto pubblico: rappresentanti di Istituzioni vicine alla Fondazione, ma anche familiari, parenti e amici, che con la loro presenza hanno voluto ricordare il papà, l’amico, il compagno di avventura professionale e politica, la persona su cui tutti, nella sfera privata e pubblica, hanno sempre potuto contare, soprattutto nei momenti più difficili.
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Il Presidente D’Agostini, ha quindi ripercorso le tappe fondamentali dei 25 anni di vita della Fondazione, fino ad arrivare alle ultime modifiche statutarie che ne hanno determinato il cambio di denominazione.
