Mentre il parlamento europeo discute ancora sull’opportunità dell’assicurazione obbligatoria per i ciclisti, sulla necessità di emanare un codice della strada unico per tutti i Paesi (dato che in Italia non sanno nemmeno da dove cominciare e continuano a chiamare le biciclette “velocipedi”), potremmo prendere esempio dai cittadini della Confederazione Elvetica che dispongono di assicurazioni di responsabilità civile privata, a prescindere dal mezzo usato. Pensa che danno se con una bicicletta finissi addosso a una Ferrari strisciando una fiancata e rompendo uno specchietto!
I produttori e venditori di biciclette in Italia possono fare quello che vogliono, dato che nessuna norma gli impedisce di mettere in circolazione modelli fuori legge (senza luci, senza avvisatore acustico, senza catarifrangenti sebbene non saranno utilizzate per competizioni su pista). La maggioranza delle associazioni sportive di ciclisti si allena su strada, in gruppo, insegnando, soprattutto ai più giovani, comportamenti sbagliati e molto pericolosi.
L’istituto comprensivo di Codroipo gestisce le scuole primarie di primo e secondo grado (elementari e medie) nei comuni di Bertiolo, Camino al Tagliamento, Codroipo e Varmo. Tra le iniziative più importanti per i giovani delle classi quinte, quindi all’età di dieci anni, le forze dell’ordine, su iniziativa del comando di polizia locale del Medio Friuli, hanno organizzato una serie di incontri / lezioni per introdurre il concetto di legalità e di conoscenza del codice della strada.
Ora siamo quasi alla fine dell’anno scolastico e, prima di consegnare il patentino del ciclista ai 221 studenti di Codroipo, Bertiolo, Camino e Varmo, in piazza Garibaldi si sono svolti gli esami di pratica e teoria, nonché la visione di cartoni animati relativi al comportamento su strada, dimostrazioni ed esposizione di uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale.
La prima giornata per la “sicurezza stradale” è stata un successo clamoroso e i ragazzi non avrebbero voluto nemmeno tornare a scuola. Gli esercenti del centro di Codroipo hanno organizzato una merenda con panini al prosciutto e bibite, mentre la Friulmedica del gruppo Musso ha offerto i gadget per i ciclisti in erba.
Al termine degli esami del primo gruppo proveniente da Camino al Tagliamento, Bertiolo e Varmo i giovani hanno ricevuto il patentino consegnato dal sindaco di Varmo Sergio Michelin e dall’assessore di Bertiolo Cristian Virgili, a metà mattinata. La cerimonia conclusiva ha visto il sindaco di Codroipo Fabio Marchetti consegnare gli attestati a tutti i piccoli codroipesi coinvolti, cui ha rivolto la preghiera di fare da ambasciatori della legalità e del rispetto delle norme del codice della strada, ai loro genitori e parenti.
Vedere piazza Garibaldi chiusa al traffico automobilistico, ma coinvolta da un’enorme circolazione di biciclette con gli studenti, gli insegnanti e qualche genitore, ha fatto piacere e sperare divenga una consuetudine nel prossimo futuro.
Riflettere sull’età dei neo patentati ciclisti, lascia quantomeno perplessi coloro che oggi hanno raggiunto gli anta da qualche anno e in giovane età erano liberi di circolare in bici ben prima dei dieci anni, senza casco, senza patentino, senza il cambio a dodici marce, senza leghe leggere e … senza tante altre cose.
Marco Mascioli