26/07/2024





Un fine settimana intenso quello dell’otto dicembre, che quest’anno cadeva di domenica e nel capoluogo del Medio Friuli, come nelle principali località della regione, si è dato il via ufficiale al periodo natalizio. Quest’anno l’albero addobbato in piazza Garibaldi è stato donato dalla comunità di Maria Wörth, sul lago  Wörthersee in Austria, con cui la città di Codroipo è gemellata. 

Sabato il Sindaco austriaco, alcuni rappresentanti dell’amministrazione compresi gli elementi del coro di Maria Wörth sono stati accompagnati dal Sindaco Fabio Marchetti e alcuni assessori in una visita guidata della città, compreso un viaggio in carrozza trainata da cavalli, fino a Villa Manin, dove hanno inaugurato la mostra dedicata ai presepi, ospitata nell’esedra di levante. 101 opere esposte per l’edizione 2019 della mostra che ora è visitabile sino al 12 gennaio 2020, con ingresso libero, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 18.30; sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 18.30 con orario continuato. Rimarrà chiusa il 25 dicembre mentre il 24 e 31 dicembre (dalle ore 10 alle 16) e il 1° gennaio (dalle ore 14 alle 18.30) sarà aperta con orario ridotto. Si effettueranno visite guidate in italiano e tedesco per gruppi dalle 15 alle 25 persone negli orari di apertura della mostra previa prenotazione telefonica (0432-900908). 

Sempre sabato, verso le 17, la cerimonia dell’accensione delle luminarie dell’albero con il coro di Maria Wörth e alcuni giovani musicisti della Scuola di Musica Città di Codroipo che hanno interpretato tipiche musiche natalizie. 

Alle 18 è partita la sfilata “orribile” da parte degli Skaupaz Toifl (I Krampus che scendono dalle valli) che hanno spaventato tutti percorrendo le strade principali del centro cittadino, prima di esibirsi nel loro spettacolo presso il Foro Boario, vicino piazza Giardini. Si tratta di demoni dalle sembianze mostruose e animalesche, scatenati e molto inquietanti, che si aggiravano per le strade alla ricerca dei bambini “cattivi”. Con i loro volti sono coperti da terrificanti maschere diaboliche, i loro abiti sono laceri, sporchi e consunti, vagando per le vie di Codroipo, provocavano rumori con campanacci e corni, mentre colpivano con frustate la gente che scappava impaurita… ma divertita. 

Al termine la consuetudine dei “selfie” col mostro si è protratta sino oltre le otto si sera, con l’associazione Amo Codroipo che aveva allestito un gazebo per la somministrazione di bevande e cibo, allo scopo di racimolare soldi necessari per abbellire la città con murales, a copertura di alcune brutture e imbrattature. 

Marco Mascioli 

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