L’Italia è in guerra. Non ci sono soldati in giro ma i morti sì: sono i suicidi per fallimenti, per debiti e per pressione fiscale e bancaria. Lo afferma in una nota il presidente di Federcontribuenti Friuli Venezia Giulia, Antonio Miclavez, che si è canditato a sindaco nelle prossime amministrative della città di Udine. Miclavez si è rifatto alla storia per ricordare che i comuni non certo pensavano a parcheggi e strisce blu quando, nell’emergenza di una guerra, dovevano psnsare a come distribuire il poco cibo che c’era a disposizione anche creando unba moneta complemtare comunale ( sono documentati i casi di Buia e di Palmanova). Altre 700 realtà utilizzano lo stesso strumento. Per maggiori informazioni sono consultabili i siti
www.monetacomplementarecomunale.com.) http://www.complementarycurrency.org/ccDatabase/
Miclavez ha anche commentato il disinteresse e la presunta impreparazione del sindaco uscente di Udine Furio Honsell in materia di moneta complementare. Furio Honsell si è rivolto ai suoi esperti per chiedere se la moneta complementare sia una strada percorribile, ricevendone risposta negativa. Miclavez replica che in Europa sono attive ben 109 monete complementari. Anche sull’uscita obbligatoria di Equitalia dai Comuni, il sindaco di Udine ritiene che quando questo avverrà ci saranno problemi. Miclavez risponde nella sua nota che il comune di Calalzo ha eliminato equitatlia volontariamente e non ne sono dirivati problemi. il sindaco di quella cittò gira l’Italia per spiegare ai colleghi come fare
Nella sceda servizio i testi integrali delle note nella nota inviateci da Antonio Miclavez
L’ITALIA E’ IN GUERRA: I COMUNI DICHIARINO LO STATO DI EMERGENZA
Cosa facevano i Comuni nel caso di emergenza imposto dalla guerra? Costruivano bunker, non certo parcheggi con le strisce blu; vedevano come distribuire il poco cibo a disposizione, creavano la moneta Comunale poichè non girava denaro (è documentato il caso di Buia e di Palmanova, di
altri Comuni friulani non so, ma certamente accadde). Il Comune insomma si adattava alla situazione di emergenza con azioni eccezionali.
Ed ora, nel 2013, non siamo forse in una situazione d’emergenza? Non vediamo soldati in giro, eppure i morti ci sono; sono i suicidi per fallimenti, debiti , e pressione fiscale e bancaria. Non vediamo edifici distrutti, ma le aziende sono a pezzi e chiudono una dopo l’altra. La Città si sta
svuotando, la gente non ride più, emigra, cerca fortuna altrove. E’ un nuovo tipo di guerra, più subdolo di quello classico, ma per molti versi non meno efficace. E il Comune deve reagire con azioni eccezionali a questo stato d’emergenza. Che l’Italia sia in guerra l’ha di fatto evidenziato il Presidente Napolitano tirando fuori dal casetto una procedura d’emergenza che solo una dichiarazione di guerra poteva attivare (la nomina da parte del Presidente della Repubblica del Presidente del Consiglio senza interpellare il Parlamento). Chi sarebbe il nemico misterioso? I “mercati” diventati aggressivi che rischiavano rivalse pericolose se a guidare l’Italia non si fosse messa una persona “credibile”, ovvero un loro burattino. A sottolineare la guerra in corso ci pensò Elsa Fornero (World Pension Summit di Amsterdam del 14-16 novembre 2012, fonte della notizia Investment & Pension Europe), dichiarando che: ” le modifiche all’attuale sistema previdenziale erano necessarie per compiacere i mercati finanziari, altrimenti ci sarebbero state conseguenze devastanti per il Paese”. Insomma: secondo questi l’avremmo scampata bella. CI hanno imposto di attivare una procedura d’emergenza perchè c’era un serio pericolo di conflitto; però il rischio permane. Ovvero; siamo ancora a rischio, siamo ancora in conflitto con i “mercati” che se diventano aggressivi son cazzi amari. Peccato che per risolvere il problema, Napolitano abbia scelto uno dei nemici, e il peggiore:la Goldman Sachs, con il suo emissario Mario Monti. Errore? Svista? Negligenza? Incompetenza? Mah. Comunque, un gran passo indietro per la democrazia del Bel Paese. Ora il Comune può e deve far molto: star vicino ai Cittadini vessati dalle banche e da Equitalia verificando lui stesso se c’è usura ( e c’è quasi sempre). Aiutare i Cittadini a trovare risorse per rimettersi in piedi; recuperare i soldi dagli enti finanziari e assicurativi che hanno depredato la città per decenni; istituire una banca virtuosa a tassi intorno al 2% reale; allontanare Equitalia dal territorio; creare la moneta complementare Comunale a tasso zero e mettersi in contatto culturale e commerciale con le altre 700 realtà che utilizzano lo stesso strumento. Troverete informazioni a riguardo su www.monetacomplementarecomunale.com
Antonio Miclavez
Miclavez replica a Honsell su moneta complementare ed Equitalia
Ho iniziato questa campagna elettorale con l’intenzione di portare alla luce argomenti sconosciuti a molti, ma che hanno rilevanza cruciale nella risoluzione della gravissima crisi finanziaria in cui tutti siamo coinvolti.
Ho trovato scetticismo e disinteresse soprattutto da parte del Sindaco uscente Honsel, che non pare ne informato ne interessato ai problemi di natura economico-finanziaria e men che meno a quello che potrebbe fare il Comune per contenerli o risolverli o quantomeno evitarne l’aggravamento.
Durante questa breve campagna elettorale il prof. Honsel ha difatti dichiarato:
– ” il Comune non contrae prestiti, fa solo mutui” Sembra non sapere ….. che anche il mutuo è un prestito!!.
– ” i tassi dei mutui sono bassissimi, intorno al 10%” Sembra non sapere ….. il tasso soglia dei mutui a tasso variabile è del 9,013%, se fosse il 10% sarebbe a usura.
– “il Comune non può comprare una banca”; sembra non sapere… che invece lo può fare, se non altro con una sua partecipata.
– “i miei esperti han detto che la moneta complementare non si può fare”; sembra non sapere ….. che solo in Europa ci sono 109 monete complementari. ……(i suoi esperti le conoscono?) – “Equitalia fra un pò uscirà obbligatoriamente dai Comuni” e ancora “: Eliminare Equitalia ci porterà molti problemi” sembra non sapere …. che il Comune di Calalzo ha eliminato Equitalia nel 2011 e non ha avuto problemi, anzi ha evitato ai cittadini costi ingiustificati. Il Sindaco di Calalzo Luca De Carlo gira l’Italia da un paio d’anni per speigare ai Sindaci come fare. Perchè Honsel non lo ha già fatto visto che si poteva fare, e perchè aspetta che diventi obbligatorio – se mai lo diverrà – prima di farlo?
Il sindaco uscente dimostra di non conoscere il vero problema che è finanziario. Ciascun pubblico amministratore che non conosce il principale problema della popolazione non può essere di alcun aiuto a quest’ ultima.
Questo sindaco ha fatto il suo tempo… ora sono tempi di “vacche magre” e necessitano soluzioni intelligenti e coraggiose. E persone capaci di adottarle e di gestirle.
Antonio Miclavez