26/09/2023

ERN Sagra_De_San_Vio_Marano_LagunareSuppongo abbiano fatto male i conti, sia gli organizzatori, sia l’amministrazione comunale. Bravi a organizzare una festa di piazza con palco, musica, spettacoli e cibo per gli amanti del pesce fresco e ben cotto. Probabilmente la scelta della piazzetta del porto di fronte alla vecchia pescheria non è stata la migliore. Bella musica, ottimo cibo e buona promozione, hanno portato una marea di persone in laguna che messe tutte insieme nella piazzetta hanno rispettosamente atteso il loro turno in coda. Una fila interminabile che, per intenderci, significava circa un’ora e mezza di attesa per poter iniziare a mangiare. Unica soluzione era scegliere cozze, vongole, le insalate di mare o fasolari crudi (Callista chione) con il vino, la birra e le altre bevande per sperare di mangiare in tempi ragionevoli.

Però la frittura era troppo buona, così sabato sera siamo rimasti tutti impressionati: accusando il nervoso che saliva durante l’attesa, ma sparì completamente quando riuscimmo ad addentare pesce e molluschi, con le patatine fritte. Tutto squisito al punto di farci dimenticare l’amaro dell’attesa, lasciandoci il ricordo di una cena in laguna, con la frenesia di ritornare alla prossima occasione.

La festa di San Vio a Marano Lagunare è durata tre giorni, nei quali si sono susseguite celebrazioni, manifestazioni, la regata e nella meravigliosa cornice delle antiche case del centro, i locali offrivano di tutto come ogni giorno. Spettacoli e la domenica, anche le giostre per i bambini, da mattina a sera.

Sotto il ponte che collega la piazzetta del vecchio mercato del pesce con la via San Vito, c’era ormeggiata una strana imbarcazione: esternamente composta da cannucce legate con una cimetta. In realtà le canne palustri nascondono due mila bottiglie Pet mantenute coese tramite reti da pesca. Si tratta di “arcunbè” (arcobaleno in dialetto) un’imbarcazione costruita dagli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Marano Lagunare “Amerigo Vespucci”.

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Un bellissimo progetto che ha consentito ai ragazzi di collaborare e fraternizzare, senza utilizzare social network, scoprendo che si può essere amici nella vita, condividere qualcosa e scambiarsi apprezzamenti, senza attendere “Like” e commenti sottostanti.

Il varo è avvenuto in presenza delle autorità locali, la Protezione Civile, l’associazione Voga Maranese, il Consiglio Bonifica, le associazioni locali, la Capitaneria di Porto, i nonni e ovviamente i genitori.

Per concludere il percorso e dare ufficialità al varo di “Arcunbè” in concerto con l’istituto comprensivo di Palazzolo dello Stella e il Comune di Marano, si è pensato di presentare il progetto in Vecchia Pescheria alla presenza di tutte le autorità che in un modo o nell’altro hanno partecipato o sostenuto l’iniziativa (sindaco, giunta, consiglio comunale, Consorzio Bonifica, Capitaneria di porto, associazioni locali, nonni e genitori).

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I lavori si svolsero durante i fine settimana, senza togliere tempo allo studio e, con l’impegno di tutti i ragazzi e la complicità dei genitori, sono riusciti a realizzare un’imbarcazione che galleggia, funziona e ben venti studenti sono riusciti orgogliosamente a navigare con la loro creazione, realizzata in meno di un mese.

Marano Lagunare è un posto stupendo, un luogo da sogno, ma spesso chi ci vive, come in molti casi, non se ne rendo conto finché non perde la fortuna che ha.

Marco Mascioli

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