Una delegazione istituzionale del Friuli Venezia Giulia si è recata nei giorni scorsi in Montenegro per creare le condizioni di un ruolo attivo dell’economia regionale nella realizzazione di nuove infrastrutture per la produzione di energia pulita in quel paese. Il Friuli Venezia Giulia finanzia da una decina d’anni diversi progetti nello Stato balcanico e s’inserisce
nell’ampio contesto delle iniziative che l’azienda Terna sta sviluppando in merito alle nuove interconnessioni sottomarine tra l’Italia e l’area balcanica. Tra queste iniziative la più concreta è il cavo sottomarino di 390 km tra Pescara e il porto montenegrino di Tivat per complessivi 760 milioni di euro di investimenti che è in fase di progettazione preliminare.
dai workshop organizzati in Montenegro emerge che potrebbero esserci per l’industria friulana opportunità nella costruzione di infrastrutture per produrre energia attraverso le centrali idroelettriche e a biomasse forestali.
Nell’ambito della visita anche una tavola rotonda di un progetto nel quale si inseriscono di associazioni montenegrine interessate ad organizzare dei corsi di formazione per la realizzazione di 10 cooperative sociali.presentati i corsi specifici per l’utilizzo del nuovo portale di promozione turistica di Kotor e del Friuli Venezia Giulia, e si è parlato anche della Riforma Basaglia: nell’ospedale psichiatrico di Kotor è stata illustrata l’esperienza maturata in Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Salute mentale che ha portato in Italia all’abolizione dei manicomi, che lì sono invece ancora attivi.