23/07/2024

I dati nazionali di Assopopolari confermano che le Banche di Credito Popolari hanno garantito liquidità alle piccole e medie imprese italiane, rispondendo alle necessità del tessuto produttivo italiano in tempi rapidi. Le Banche Popolari “hanno accolto il 65% delle domande di prestito al di sotto dei 25.000 euro, l’87% delle domande di prestito al di sopra di questa soglia e il 97% delle domande di moratoria”, dichiara l’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari. Questo a seguito dei due decreti “Cura Italia” e “Liquidità”, usciti rispettivamente il 17 marzo e l’8 aprile 2020.

L’erogazione di questi prestiti segue l’attivazione immediata a inizio lockdown degli aiuti alle famiglie, ai commercianti e alle aziende, decisi in maniera autonoma dalle singole banche di categoria. Le Banche Popolari hanno subito recepito i primissimi sintomi della crisi, data la loro naturale vicinanza alle realtà anche più piccole (e quindi più vulnerabili) del territorio. Si conferma così il ruolo fondamentale giocato da queste banche nel far superare la prima fase di crisi alle famiglie e all’economia italiana, tradizionalmente trainata dalle piccole e medie imprese.

Anche Civibank, unica banca popolare autonoma a Nord Est, conferma questi dati per i territori del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto: a seguito del decreto “Liquidità” la Banca ha già ricevuto domande di nuovo prestito per 86,75 milioni di euro, di cui sono già stati erogati 69,75 milioni, pari all’80% della liquidità totale richiesta entro fine maggio.

Il fatto che Civibank sia riuscita ad erogare l’80 per cento della liquidità richiesta… come si concilia con il sentito dire che l’accesso alla liquidità da parte degli imprenditori non sia poi così semplice? è malumore di chi non sa approcciarsi nel modo giusto o c’è una compenente propagandistica delle banche, che distorce la realtà delle cose?

ammesso che queste difficoltà ci siano, l’autonomia di Civibank (rispetto al resto del mondo bancario) si può dire che giochi un ruolo importante nel raggiungimento di certi risultati?…sono tutti quesiti che abbiamo posto risposto a Gianluca Picotti, Vice Direttore Generale Vicario di Civibank:

“Nel difficile periodo di lockdown, Civibank ha potuto fare leva sull’expertise pre-esistente nel settore del credito agevolato, dove già operava con successo nell’erogazione di fondi regionali e anche nazionali – precisa Picotti – e Civibank ha dunque creato fin da subito una task force apposita, convogliando le energie e il know how di personale già esperto in questo ambito, per assistere i clienti a seguito dei decreti di marzo e aprile. Si può dire quindi che l’essere una banca del territorio, in particolare insediata in una Regione “abituata” al credito agevolato e garantito, sia esattamente il motivo per cui Civibank è riuscita a rispondere più velocemente della media delle banche nazionali, in linea con quanto rilevato da Assopopolari. Ciò non toglie che ci siano state alcune difficoltà oggettive nell’erogazione della liquidità, esacerbate dai decreti stessi – basti pensare al fatto che la legge di conversione del decreto Liquidità” ha apportato delle modifiche attuative al decreto stesso – e dalla numerosità delle domande pervenute. In questo scenario in continua evoluzione, Civibank ha comunque dato priorità a gestire al meglio una situazione impensabile fino a pochi mesi fa, mettendo al centro aziende e famiglie”.

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