21/08/2024

 

Nei primi dieci mesi del 2016 le nuove assunzioni a tempo indeterminato risultano in calo del 36,8% in Friuli Venezia Giulia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (da 22.842 a 14.436), una flessione più marcata rispetto a quella nazionale (-32%). Lo rileva una rielaborazione del ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo su dati Inps relativi al settore privato esclusi agricoltura e lavoro domestico.

Sempre nei primi dieci mesi del 2016 risultano comunque in crescita in regione le assunzioni a termine (+7,5% contro il +4,9% nazionale) e in sensibile aumento quelle degli apprendisti (+21,2%, in Italia +24,5%) dopo un anno contrassegnato da una dinamica negativa.

Quest’ultima tipologia contrattuale, a seguito del ridimensionamento degli sgravi contributivi, torna ad essere evidentemente più conveniente per le imprese che intendono assumere dei giovani lavoratori.

Sempre su base tendenziale (gennaio-ottobre 2015-2016) sono in netto aumento anche le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di apprendistato (complessivamente +13,1% in regione, a livello italiano sono invece in calo, -4,2%) mentre diminuiscono quelle dei tempi determinati (-31,4% in linea con la variazione nazionale pari a -34,1%).

Il numero delle cessazioni registra una flessione nei primi dieci mesi dell’anno in regione, in particolare per quanto concerne gli apprendisti (-9,9%); la variazione complessiva è pari a -1,8%. La diminuzione delle interruzioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, in calo del 3,6%, non è sufficiente a bilanciare quella delle assunzioni e delle trasformazioni; il saldo risulta pertanto negativo e pari a -335 unità. A livello nazionale il saldo risulta invece ancora positivo (+61.640 unità), sebbene in decisa diminuzione nel tempo.

Le stime fornite dall’Istat, comunque, fanno prevedere un probabile aumento dell’occupazione anche nel 2016, evidentemente non più trainata dalle assunzioni a tempo indeterminato come è avvenuto nel 2015, ma dalla crescita di altre tipologie contrattuali a termine.

Si può infine osservare che le assunzioni a tempo indeterminato che hanno usufruito dell’esonero contributivo nei primi dieci mesi dell’anno sono state in regione circa 5.200 (pari al 36,1% del totale), le trasformazioni di rapporti a termine sono state quasi 3.000 (il 47,2% del totale).

Il lavoro accessorio (gennaio-ottobre)

Nei primi dieci mesi del 2016 prosegue la crescita del ricorso al lavoro accessorio sia in regione, sia con ritmi ancora più sostenuti a livello nazionale. Il numero di voucher venduti in Fvg nei primi dieci mesi del 2016 ha sfiorato i 5,4 milioni, con una crescita del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (1,1 milioni in più). Si può comunque osservare che la velocità di espansione di questo fenomeno in regione si è progressivamente attenuata, in quanto nei primi cinque mesi dell’anno l’aumento era pari al 35%.

A livello nazionale l’incremento è stato percentualmente maggiore, pari al 32,3% (al primo posto la Campania con +51,1%, all’ultimo la Valle d’Aosta con +21,5%), nell’insieme delle regioni del Nordest al 28,8%.

Per comprendere meglio l’evoluzione di questo fenomeno nell’ultimo biennio si può osservare che, sempre su scala nazionale, il numero di voucher venduti da gennaio 2015 a oggi (236,6 milioni) è stato nettamente superiore al numero di buoni lavoro totalizzati nei sette anni precedenti (162,1 milioni). In regione gli ultimi due anni hanno fatto totalizzare un numero di buoni lavoro pari a 10,7 milioni, quasi equivalente agli 11,1 venduti dal 2008 al 2014.

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