29/11/2023

Per tre mesi hanno parlato lingue straniere, conosciuto culture e realtà diverse, confrontandosi con coetanei sui banchi di scuola e anche a casa. E’ accaduto a 107 studenti dai 16 ai 18 anni della macroregione Adriatico Ionica grazie al progetto Kepass (Knowledge Exchange Programme for the Adriatic School System), un programma transfrontaliero dell’Adriatico IPA – guidato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con assistenza tecnica e coordinamento di Informest nato per favorire l’integrazione europea attraverso il mondo della scuola.

L’iniziativa prevedeva la mobilità incrociata di 27 scuole superiori di paesi che si affacciano sul mare Adriatico (Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Albania e Italia); ogni scuola ha attivato un tutor didattico e uno di mobilità, per un totale di 54 tutor; coinvolti anche tutti gli insegnanti delle classi in cui sono stati inseriti gli studenti. Oltre 400, in totale, i docenti che hanno collaborato al processo apprendimento nelle sette regioni partecipanti, superiore a mille il numero di studenti delle scuole partecipanti che hanno condiviso il percorso di quelli in “mobilità”.

Il progetto ha coinvolto numerosi soggetti tra cui il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Trieste, la Regione Marche, l’Agenzia per i servizi educativi del Montenegro, il Ministero per l’Educazione del cantone Erzegovino-Neretva della Bosnia-Erzegovina, la Regione croata dell’Istria, l’Agenzia albanese di sviluppo Auleda di Valona e l’Istituto per l’Educazione nazionale della Repubblica Slovena.

Nel corso della conferenza finale, che si è tenuta in questi giorni a Senigallia, sono state definite le modalità operative e i criteri di valutazione per i futuri programmi di scambio di studenti e insegnanti

Il periodo trascorso dsagli studenti in un altro istituto è stato riconosciuto in termini di crediti e ha creato, al rientro degli studenti presso la scuola di appartenenza, un reale valore aggiunto per i partecipanti.

La mobilità è durata da settembre a dicembre 2014, il percorso si chiuderà ad agosto di quest’anno. In Friuli Venezia Giulia sono state accreditate 5 scuole: il liceo scientifico “France Prešeren” di Trieste, il Convitto “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli, il liceo “Caterina Percoto” di Udine, l’Educandato “Collegio Uccellis” di Udine, il liceo umanistico “S. Gregorčič” di Gorizia.

“Il progetto ha contribuito ad aumentare le connessioni e le relazioni tra il sistema di istruzione e il mercato del lavoro dell’area adriatica, afferma il Presidente di Informest, Enrico Bertossi -. Vivere lontano dalle famiglie, affrontare le difficoltà in maniera autonoma, frequentare lezioni in altra lingua, condividere emozioni con i coetanei ha fatto maturare i ragazzi rendendoli più forti e più pronti ad affrontare il mondo che li circonda. Tutti nel mondo della scuola dovrebbero riflettere su questi risultati per sviluppare una visione più ampia dell’insegnamento”.

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