28/11/2023

Finest ha presentato a Pordenone del nuovo plafond da 10 milioni di euro, dedicato al sostegno delle Pmi del Nord Est italiano nelle prime fasi dell’internazionalizzazione, a partire dall’export fino all’avvio di processi produttivi sui mercati esteri.   “Lo strumento finanziario che Finest ha messo a punto di concerto con le amministrazioni di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia di Trento permetterà di ampliare la platea di Paesi in cui sostenere le nostre imprese nel processo di internazionalizzazione – h detto l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli – in un quadro generale che vede la ripartenza dell’Italia legata all’export, così come riportato nel recente rapporto Sace che stima una crescita dell’11,3 per cento nel 2021 con un ritorno a livelli prepandemia”.

Concretamente Finest interverrà attraverso la sottoscrizione di strumenti di debito emessi dalle Pmi residenti nel Triveneto per i loro progetti di internazionalizzazione, senza limiti geografici.

“Il Pil regionale continua ad avere buoni risultati e la previsione dell’Ufficio studi di Confindustria Udine su dati aggiornati a fine luglio forniti da Prometeia di un +5,8 nel 2021 è incoraggiante e stimola la Regione a sostenere tutti gli strumenti finanziari che le nostre partecipate vogliono offrire alle imprese. Anche l’occupazione tiene ed è in controtendenza positiva rispetto al dato nazionale” ha osservato l’assessore, ringraziando i vertici di Finest e rinnovando la fiducia della Regione nelle potenzialità che la finanziaria ha per lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese.

Lo strumento è pensato appositamente per le imprese di dimensioni minori, impegnate nelle prime fasi di sviluppo dei mercati internazionali.

Il plafond è costituito   da riserve patrimoniali generate dagli utili creati dalla società negli anni e quindi non è soggetto ai vincoli della Legge 19/91, che definisce le modalità di intervento e i Paesi su cui Finest può investire  

IL presidente della Finest ,Alessandro Minon ha ricordato i dati dell’ultimo censimento Istat che rivelano come per il 99% del totale le Pmi hanno meno di 50 dipendenti, presentano dei limiti di patrimonializzazione e mantengono una struttura familiare. Nonostante queste caratteristiche, il tessuto imprenditoriale nordestino genera il 20% dell’export italiano, con oltre 82,45 miliardi di euro di fatturato estero nel 2020, anno della pandemia, e una crescita +24,6% nei primi sei mesi del 2021.

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