Musica elettronica ricercata. Emozionanti coreografie di danza contemporanea. Tour guidato con un staff di esperti. E aperitivo underground.
Sono queste le proposte di intrattenimento di Orbital, l’evento inaugurale del Parcheggio interrato Primo Maggio a Udine organizzato da SSM Sistema Sosta e Mobilità, società appaltatrice dell’opera, in programma sabato 11 e domenica 12 giugno e aperto a tutta la cittadinanza.
Il mega park, che conta 411 posti auto (24 in superficie, 128 al livello -1, 121 al meno 2 e 138 al meno 3), potrà essere visitato autonomamente dalle 15:30 alle 18, mentre alle 16 uno staff di tecnici illustrerà le caratteristiche del park, dall’illuminazione a led al sistema di sicurezza e di allarme di ultima generazione.
Alle 19:30, invece, avrà inizio la serata Orbital, con un aperitivo underground, offerto dagli organizzatori, e la performance di Giovanni De Benedetto, in arte Candida Kandinskij, musicista friulano con un curriculum di progetti ed esibizioni di caratura internazionale. De Benedetto vive e lavora a Berlino dal 2014, anno in cui si era esibito al Far East Film Festival vincendo un contest, ed è volato a Udine appositamente per l’evento inaugurale.
La scaletta della serata prevede inoltre alle 21 un’esibizione di danza contemporanea a cura di Atelier enidUdanza, realtà udinese che si è distinta non solo in molti teatri italiani, ma anche in Ex-Jugoslavia, Austria, Repubblica Ceca e Germania. L’Atelier collabora con artisti e coreografi provenienti dal Balletto di Norimberga, Introdans-Olanda, Balletto di Dortmund e Ballett des Landestheater Linz.
Interpreti per Orbital saranno Erica Modotti e Giulia Bauzon, con la direzione artistica di Elisabetta Ceron e Martina Tavano. “I ritmi frenetici della città si addensano in luoghi performativi inusitati, non concepiti come contenitori d’arte ma sempre più necessari, i cui flussi condizionano e trasformano i fruitori”, spiega Erica Modotti. “In questo contesto, l’azione del corpo esprime la metamorfosi dei soggetti fondendoli con l’ambiente circostante; i corpi diventano astrazione di spazi, forme, azioni e sensazioni, svincolati dalle attività del quotidiano, in una visione in costante mutazione.”
Per tutta la durata dell’evento, che si concluderà alle ore 23, sarà disponibile un servizio bar a pagamento.
Domenica invece, seconda giornata di open day, il parcheggio sarà aperto al pubblico dalle ore 10:30 alle 20.
“Il Parcheggio Primo Maggio è destinato al servizio del centro storico – commenta Giovanni Paolo Businello, Presidente di SSM – È un’opera della città per la città ed è questo concetto di appartenenza che desideriamo far percepire agli udinesi”.
Anche il sindaco Furio Honsell, presente al taglio del nastro che si svolgerà nella mattinata di sabato alla presenza della Presidente della Regione Debora Serracchiani, è soddisfatto del risultato:
“Si tratta di un’opera – spiega il sindaco Furio Honsell – condivisa con tutte le istituzioni e le organizzazioni che hanno a cuore la città di Udine. Un’opera che permetterà una riduzione del traffico sia di tipo parassita, sia di tipo passivo e che porterà invece Udine, come tante altre città europee moderne, ad avere un parcheggio direttamente nel centro della città, riducendo il traffico, ma favorendo l’accesso al centro storico.
Il sindaco ringrazia la Fondazione Crup, senza il cui indispensabile aiuto economico e la lungimirante visione del suo presidente Lionello D’Agostini, l’opera probabilmente non si sarebbe potuta realizzare. Ringraziamenti anche allA società Ssm, che ha orechestrato un project financing innovativo ed encomiabile e per questo vanno citati il presidente Giovanni Paolo Businello e il direttore Pierluigi Pellegrini. Altrettanto grati siamo – sottolinea il sindaco di Udine – oltre che alla Regione e alla Camera di Commercio, all’impresa Vidoni, che ha saputo risolvere le problematiche tecniche con una professionalità forse unica. Non da ultimo – continua il primo cittadino –, un grazie, oltre che ai tecnici del Comune e ai dirigenti che si sono alternati, Luigi Fantini prima e Marco Disnan poi, anche alla genialità dell’architetto Paolo Petris.