22/07/2024

Di Marco Mascioli

Abbiamo incontrato il presidente Piero Mauro Zanin il quale, dopo aver ricordato i passi importanti dello scorso anno svolti dal Consiglio regionale, ha affrontato i principali argomenti relativi al futuro della regione Friuli Venezia Giulia.

Si è chiuso l’anno con ben 74 sedute d’Aula per un totale di 259 ore abbondanti di lavori; 28 riunioni dei Capigruppo (13 telematiche) per la programmazione dei lavori, 7 quelle dedicate all’emergenza Covid-19 con un Tavolo politico per le vittime del dovere; 17 gli incontri dell’Ufficio di presidenza con 63 deliberazioni complessivamente adottate. Per quanto riguarda la I Commissione si contano 27 sedute (8 in forma Integrata con i presidenti delle altre Commissioni e 12 i progetti di legge licenziati), II Commissione 34 (8 pdl licenziati e 6 relativi all’esame delle parti di competenza), III Commissione 28 (2 e 6), IV Commissione 45 (6 e 6), V Commissione 26 e VI Commissione 42 (2 e 6). Un totale dunque di 202 sedute, 74 delle quali in modalità telematica, per 36 pdl licenziati, oltre a 14 pareri espressi su pdl e 37 su delibere giuntali. Il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione (Lcv), si è riunito 11 volte (3 in modalità telematica), approvando anche il Rapporto sulla legislazione per l’anno 2019. La Giunta per le nomine si è invece riunita in 4 circostanze e la Giunta delle elezioni altre 2 volte, alla pari della Commissione di vigilanza della biblioteca. 

Sono stati presentati 40 Progetti di legge regionale (16 di iniziativa consiliare e 24 di derivazione giuntale), mentre sono state approvate 27 leggi regionali (3 e 24) e 24 di esse sono state già promulgate; 3, inoltre, i Progetti di legge nazionale presentati. Presentati anche 315 ordini del giorno relativi ai contenuti delle leggi approvate (260 accolti dalla Giunta, 62 non accolti e respinti in aula, 20 ritirati, 9 dichiarati inammissibili e 15 le risposte fornite dalla Giunta sull’attuazione degli odg); 88, invece, le mozioni presentate con 32 approvazioni, 23 ritiri e 8 respingimenti. Gli atti di sindacato ispettivo si sono tradotti in 8 interpellanze, 139 interrogazioni a risposta orale in aula, 15 in Commissione, 259 interrogazioni a risposta immediata (217 quelle evase nell’arco del Question time) e 80 a risposta scritta; 10, infine, le petizioni popolari presentate.

Passando al comparto delle relazioni europee e internazionali, il Cr Fvg ha approvato con delibera la risoluzione sulla Sessione europea 2020 e ha organizzato 16 incontri di livello europeo, oltre alle attività nell’ambito del Comitato delle Regioni, alla Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni Europee (Calre) e alla partecipazione diretta ad attività come quelle dell’Iniziativa di Nicosia, del Progetto Rebuild e del Progetto Tamsall.

Vanno doverosamente sottolineate anche la designazione del presidente Zanin quale componente delegato del Comitato delle Regioni Ue e la sua nomina quale vicepresidente della Commissione Civex. Il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom Fvg) si è riunito 10 volte, mentre relativamente a controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche (250 gli operatori locali iscritti al registro Operatori della Comunicazione) tra il 1 gennaio e il 10 dicembre sono stati presentati 2.591 ricorsi e 1.530 di essi hanno avuto esito positivo. L’attività di vigilanza sui media locali si è contraddistinta per il monitoraggio di 534 ore di trasmissioni televisive e di oltre 150 edizioni cartacee (solo una decina i provvedimenti di contestazione).

La Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna (Crpo Fvg) si è riunita 11 volte in seduta plenaria con ulteriori 14 occasioni riservate ai singoli gruppi di lavoro tematici. Il Garante regionale per i Diritti della persona, invece, ha gestito 147 segnalazioni (60 in ambito infanzia-adolescenza, 23 in ambito discriminatorio e 64 in ambito detenuti), sottoscrivendo due protocolli. Il Difensore civico regionale ha aperto 177 fascicoli e ha avuto 48 incontri con l’utenza. L’Osservatorio regionale antimafia, infine, si è riunito in 8 occasioni e ha svolto un’intensa attività di collaborazione con il Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori sul contrasto della criminalità e la promozione della legalità. Infine, le statistiche indicano 117 videoconferenze attivate nel corso dell’anno con 201 eventi trasmessi in streaming (comprese le sedute delle Commissioni), mentre le sedute telematiche sono state 105.

Ci ha parlato inoltre del bilancio di previsione per gli anni 2021-2023, il documento contabile che espone in maniera sistematica il reperimento e l’impiego delle risorse pubbliche della Regione. 

Nell’ambito degli strumenti finanziari previsti dalla normativa nazionale sull’armonizzazione, che la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha applicato spontaneamente nelle more dell’adozione delle norme statutarie di attuazione, la legge di stabilità dispone il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e provvede: alle variazioni delle aliquote sui tributi regionali; alla determinazione delle previsioni di entrata; all’autorizzazione del limite massimo di ricorso al mercato finanziario; al rifinanziamento di leggi di spesa regionali e alla previsione o alla riduzione di autorizzazioni di spesa; alla modulazione delle quote di spese pluriennali e all’accantonamento delle risorse necessarie per far fronte alla copertura di futuri provvedimenti legislativi.

La legge di stabilità 2021 è, in particolare, così strutturata: l’articolo 1 contiene disposizioni di carattere finanziario e in materia di entrate; l’articolo 2 investimenti per il rilancio; l’articolo 3 norme in materia di attività produttive; l’articolo 4 disposizioni relative a risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna; l’articolo 5 è dedicato alla tutela dell’ambiente, all’energia e allo sviluppo sostenibile; l’articolo 6 contiene disposizioni relative al territorio, edilizia, trasporti e al diritto alla mobilità; l’articolo 7 disposizioni su beni e attività culturali, sport e tempo libero; l’articolo 8 attiene a lavoro, formazione, istruzione, politiche giovanili e famiglia; l’articolo 9 contiene disposizioni su salute e politiche sociali; l’articolo 10 norme dedicate alle autonomie locali e al coordinamento della finanza locale, alla sicurezza, alle politiche dell’immigrazione, ai corregionali all’estero e alle lingue minoritarie; l’articolo 11 riguarda disposizioni in materia di funzione pubblica; l’articolo 12 contiene norme attinenti il patrimonio, il demanio, i servizi  generali e i sistemi informativi; l’articolo 13 contiene delle norme sui servizi istituzionali, generali e di gestione e altre norme intersettoriali e contabili; l’articolo 14 contiene il riconoscimento della legittimità di alcuni debiti fuori bilancio; l’articolo 15 è dedicato alla copertura finanziaria della manovra di bilancio nel suo complesso;  l’articolo 16 l’entrata in vigore del provvedimento.

La legge collegata alla manovra di bilancio 2021 è, in particolare, così composta: l’articolo 1 contiene norme su servizi istituzionali, generali e di gestione e altre norme intersettoriali e contabili; l’articolo 2 disposizioni relative alle attività produttive; l’articolo 3 è dedicato alle risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna; l’articolo 4 contiene disposizioni relative alla difesa dell’ambiente, all’energia e allo sviluppo sostenibile; l’articolo 5 riguarda l’assetto del territorio, l’edilizia, i trasporti e il diritto alla mobilità; l’articolo 6 attiene a beni e attività culturali, sport e tempo libero; l’articolo 7 contiene disposizioni su lavoro, formazione, istruzione, politiche giovanili e famiglia; l’articolo 8 norme dedicate alla salute e alle politiche sociali; l’articolo 9 riguarda le autonomie locali e il coordinamento della finanza locale, la sicurezza, le politiche dell’immigrazione, i corregionali all’estero e le lingue minoritarie; l’articolo 10 contiene norme attinenti la funzione pubblica; l’articolo 11 riguarda il patrimonio, il demanio, i servizi generali e i sistemi informativi; l’articolo 12 l’entrata in vigore del provvedimento.

Il disegno di legge regionale n. 113, apporta modifiche alla legge regionale 30 marzo 2018, n. 13 (Interventi in materia di diritto allo studio e potenziamento dell’offerta formativa del sistema scolastico regionale), e alla legge regionale 14 novembre 2014, n. 21 (Norme in materia di diritto allo studio universitario). 

L’obiettivo del miglioramento e adeguamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche prende in considerazione gli istituti del comodato gratuito dei libri di testo, con una maggiore attenzione alla digitalizzazione della didattica e alle specificità degli alunni con disabilità e la misura di sostegno al reddito a favore dei nuclei familiari con figli a scuola, denominata Dote scuola, che riporta al suo interno l’assegno per l’acquisto dei libri di testo e del trasporto scolastico.

Viene in ultimo introdotta una disciplina degli interventi in materia di prevenzione e contrasto all’analfabetismo emotivo e funzionale. 

Sempre per quanto concerne il futuro prossimo, nell’intervista si è parlato anche di infrastrutture per garantire la connettività a internet di tutto il territorio regionale, delle già avviate procedure per il ripristino delle quattro province eliminate dalla carta costituzionale regionale a cura della precedente governatrice e molti altri argomenti che coinvolgeranno direttamente tutti i cittadini della regione FVG, compresa la battaglia per la difesa del friulano, la lingua minoritaria che rappresenta uno dei pilastri sui quali si fonda l’autonomia della regione. 

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