22/07/2024

di Gianfranco Biondi

Con la primavera lo splendido giardino voluto e fatto crescere a Gorizia dalla passione di Luciano Viatori, ha aperto le sue  porte al pubblico. E’ una delle attrazioni più singolari e affascinanti che la città inserisce nel grande programma GO2025. Una tappa per il turismo che apprezza la natura ma, soprattutto, quanto l’uomo può fare per valorizzarla. A raccontare il giardino agli ospiti giunti per dare il là alla stagione delle visite, Giuseppe Bergamin, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, proprietaria del Giardino Viatori, il garden designer Matteo Lacivita, respondabile del giardino e ed Enrico De Grassi, AD della Ikon di Staranzano che, con le ultime frontiere della tecnologia, ha fatto in modo che il giardino si raccontasse e venisse raccontato  al di là di ciò che si può percepire ed ammirare, passeggiando tra fiori e piante. Tutto questo nel’ambito del  progetto triennale  CARIGOGREEN3, con il quale  è stata concepita una estensione digitale del paesaggio, attraverso l’audio immersivo, lo storytelling georeferenziato, la realtà virtuale, attivabili   con una app e con il proprio smartphone, nel mentre si esplorano fisicamente i territori. Vale per il giardino Viatori come anche per i percorsi lungo l’Isonzo (IsonzoXR) o sul Collio (CollioXR) o nel museo della Grande Guerra sul monte San Michele. La casa al centro del giardino, che fu di Luciano Viatori, funge da Carigogreenpoint e ospita tutta la multimedialità necessaria a descrivere il giardino come anche gli altri progetti multimediali.

Il giardino Viatori è un tripudio floreale, che Viatori concepì nel 1972, quando acquisì l’area, al tempo un campo di mais. Da allora fece giungere piante da tutto il mondo ed oggi, a seconda del periodo dell’anno si può assitere alla fioritura di centinaia di rododendri e azalee, collezioni di lillà, ortensie, spiree, viburni, osmanti, peonie, rose rampicanti, ciliegi e meli da fiore, magnolie a fioritura primaverile, oltre a piante erbacee perenni e bulbose che completano le aiuole, formando macchie dai colori vivaci e contrastanti. E ancora cuscini fioriti di phlox e iberis, e poi iris, peonie, hemerocallis, hosta, salvie, papaveri, agapanthus, astri, gladioli, gigli, dalie e ciclamini. Tra gli scorci suggestivi del vasto giardino, si  incontra il laghetto con le ninfee e la valle delle azalee, una forra boscosa tra una collina in arenaria e una morenica, attraversata dal tributario del torrente Groina, dove lo spettacolo della natura inizia con i Bucaneve e prosegue le successive fioriture di primule, anemoni, camelie, magnolie, azalee, rododendri e ortensie. Per trasformare quella valle nel luogo adatto  un giardino botanico Viatori costruì terrazzamenti con migliaia di traversine ferroviarie in legno, utilizzando grandi quantità di segatura proveniente dall’ex triangolo della sedia. Scelte oggi irripetibili. Sia per la valletta che per il laghetto ma anche per altri parti del giardino, sono in piedi importanti progetti esecutivi già finanziati per il migliroamento e messa in sicurezza dei percorsi, per esempio, con avveniristiche passarelle in acciaio, per la creazione di percorsi accessibili ai diversamente abili, per la inevitabile rigenerazione arborea   ma anche per  fondamentali impianti che  non si vedono, come il sistema di irrigazione progettato per affrancarsi dall’acquedotto, e che testimoniano il grande impegno alla preservazione e valorizzazione  del sito.

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