Uno degli aspetti maggiormente problematici in relazione alla crisi migratoria in Europa riguarda il “costo dei diritti” e l’accesso ai sistemi di welfare dei Paesi europei. La relazione tra cittadinanza, condizione giuridica dello straniero e accesso al welfare state sono al centro del progetto annuale di ricerca “Cittadinanza, immigrazione e diritti: i sistemi di welfare alla prova delle nuove dinamiche migratorie”, condotto dalle Università di Udine e di Tolone (Francia) e finanziato per complessivi 10.750 euro nell’ambito del programma Galileo 2016-2017, che sostiene iniziative di cooperazione universitaria italo-francese. Obiettivo del progetto è quello di indagare un tema di grande attualità qual è quello dei diritti degli immigrati, in particolare i diritti sociali, in una prospettiva peculiare, ovvero attraverso la comparazione dell’esperienza italiana e francese.
«Il rapporto tra cittadinanza, diritti sociali e immigrazione – spiega Laura Montanari, del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo friulano e responsabile scientifica del gruppo italiano del progetto – pone problematiche giuridiche inedite per i sistemi di welfare europei».
Al progetto lavorano il Dipartimento di Scienze giuridiche e il Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche dell’Università di Udine con il Centro di Diritto e Politica comparati Jean-Claude Escarras della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Tolone (Francia). Il gruppo di ricerca italiano è composto da Laura Montanari, Elena Valentina Zonca, Francesco Emanuele Grisostolo e Henrique Savonitti Miranda; quello francese da Caterina Severino, Stéphanie Beckerich Davilma e da Lisa Mede.
L’approccio comparato dello studio « aiuterà – dice Montanari – a mettere a fuoco le criticità del processo di convergenza delle legislazioni nazionali sull’immigrazione e più in generale dei sistemi di tutela dei diritti a livello europeo».
Il progetto si articola, in particolare, in linee di ricerca tematiche riguardanti diversi aspetti della relazione tra cittadinanza, diritti sociali e immigrazione, tra cui il diritto alla salute, il diritto all’abitazione, il diritto all’istruzione e l’accesso alle prestazioni sociali, anche in prospettiva di genere e con una particolare attenzione alle categorie vulnerabili di migranti, come i “lavoratori invisibili”. L’attività di ricerca, che si svilupperà lungo tutto l’anno 2017, prevede incontri intermedi a carattere seminariale, un convegno conclusivo ed una specifica pubblicazione collettanea finalizzati alla disseminazione dei risultati conseguiti.