Sulla vicenda dell’eletrodotto Terna, visto che appare improbabile lo smantellamento dei nuovi orripilanti piloni a favore di soluzioni diverse, ora tiene banco la questione delle cosidette compensazioni ambientali, ovvero di quelle risorse economiche che Terna mette a disposizione a compensazione o a riduzione di eventuali dsanni all’ambninete deriti dalle sue attività operative.
Si legge dal sito di Terna che questi costi riguarderebbero lo smaltimento dei rifiuti e le misure intese a prevenirne la formazione, la protezione del suolo e delle acque superficiali e sotterranee, la protezione dell’aria e del clima dall’inquinamento, la riduzione dell’inquinamento acustico, la tutela della biodiversità e del paesaggio.
Dal perimetro di rendicontazione delle spese per l’ambiente Terna esclude i costi integrati e i costi aggiuntivi…
I costi integrati sono relativi ad attività che non hanno un’esclusiva finalità ambientale, come ad esempio l’utilizzo di tralicci innovativi sotto il profilo dell’inserimento nell’ambiente…(ndr)ma i pali che attraversano il Friuli Venezia Giulia sono considerati innovativi?
I costi aggiuntivi sono quelli derivanti da modifiche del tracciato derivanti dall’accettazione di e richieste di salvaguardia dell’ambiente in fase di pianificazione e progettazione di nuove linee (deviazioni, interramenti)
Notizia dell’ultim’ora è il ruolo che la Regione Friuli Venezia Giulia” si propone di esercitare nella realizzazione delle opere di compensazione , dando così l’opportunità ai Comuni ricorrenti di non perdere le risorse che Terna rende disponibili.
In una recente riunione a Udine con i sindaci interessati al passaggio dell’elettrodotto, l’assessore regionale Sara Vito ha annunciato l’invio di una convenzione alle amministrazioni comunali, le quali avranno 60 giorni di tempo per decidere se sottoscrivere o meno l’accordo.
Questa formula, che individua la Regione e non la società Terna quale soggetto contraente per le opere di compensazione, come ha sottolineato l’assessore, rappresenta un caso unico in Italia, a dimostrazione degli sforzi compiuti per venire incontro alle esigenze di tutti i Comuni. Anche di quelli ricorrenti che altrimenti, come hanno ribadito i rappresentanti di Terna, non potrebbero beneficiare delle misure di compensazione e di riequilibrio ambientale.
Ma quali saranno questi progetti di compensazione ambientale? scorrendo le varie pubblicazioni di stampa, pare non esserci una progettualità definita. Che fine faranno i soldi della compensazione ambientale? senz’altro finiranno in qualche servizio di pubblica utilità, ci verrebbe da pensare. Ma, allora, piuttosto che di compensazione ambientale, andrebbe chiamato “risarcimento” per un danno (i piloni) che non verrà rimediato.
Riprendiamo, allora, la citazione che fece in una sua nota del 2016 Cristian Sergo, consigliere regionale pentastellato, a proposito di quanto affermò il ministro Franceschini per definire l’elettrodotto tra Udine Ovest e Redipuglia:
«Inciderà in modo drammatico nell’ambiente naturale in cui è particolarmente pregevole la visione del contrasto tra le Alpi Giulie sullo sfondo e della pianura coltivata e del tessuto insediativo rurale, anch’esso di pregio». E il Grillino, concludendo la sua nota scrisse che non saranno certo poche miglia di euro a sanare la ferita profonda inferta al territorio dal passaggio dell’elettrodotto.
Considerando ineluttabile l’avvento impattante dell’elettrodotto, cosi come oggi lo vediamo e ritenendo che l’utilità del percorso risarcitorio non andrà a ripulire il territorio dai piloni, vogliamo almeno ricorrere, senza neanche sforzarci in un esercizio di fantasia, all’utilizzo di effetti ottici che attenuino ciò che Franceschini aveva così ben descritto? chiudiamo con un esempio fotografico, rifacendoci ad un altro ecomostro che si trova più o meno “celato nel cielo” del bresciano, accostandolo ad una foto “ritoccata” di un pilone dell’elettrodotto ( le frecce rosse indicano il punto dei ritocchi). Fatte salve tutte le compensazioni che i comuni riterranno di chiedere, perchè non obbligare Terna a fare ciò? oppure, in alternativa, non tentare di nasconderli ma trasformarli in mega coloratissime installazioni artistiche?
GFB